Cocaina dal Costa Rica, condannato a trenta mesi (in parte sospesi) l’uomo che la importava
Trenta mesi, di cui sei da espiare (il resto sospeso condizionalmente per 2 anni), per ripetuta infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti e ripetuto riciclaggio di denaro. È questa la condanna che ieri la Corte delle Assise criminali di Mendrisio, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, ha inflitto a un 58enne attinente del Canton Friborgo ma residente da tempo in Costa Rica. L’uomo – difeso dall’avvocato Daniele Iuliucci –, tra il febbraio del 2011 e il marzo di quest’anno ha detenuto, importato e negoziato per terzi sostanze stupefacenti. I primi fatti risalgono al 2011, quando il condannato – tra San Gallo e Morbio Inferiore – ha preso in consegna e tenuto ai fini della vendita almeno 150 grammi di cocaina. Tra il Costa Rica e ancora una volta San Gallo, ma tra giugno 2013 e il marzo 2016, l’uomo ha inoltre importato – dietro un compenso promesso di 10mila franchi, poi divenuti 6’000 – almeno altri 400 grammi di polvere bianca. I soldi percepiti, al fine di vanificarne l’accertamento dell’origine, erano in seguito stati inviati al figlio in Costa Rica tramite agenzie di spedizione di denaro. Da qui, la condanna anche per riciclaggio di denaro. Il 58enne – che ha riconosciuto i fatti ricostruiti dall’inchiesta condotta dal procuratore pubblico Moreno Capella – in aula si è giustificato spiegando che il coinvolgimento nel traffico di stupefacente è avvenuto a seguito delle enormi spese necessarie per curare la malattia che ha colpito la moglie. SLI