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Nove postazioni yoga immerse nel bosco

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La parola yoga deriva dalla radice sanscrita ‘yug’, che significa unire. Il sentiero creato quattro anni fa nel Gambarogno ha proprio questo scopo, ci spiega l’ideatrice Sabrina Nussbaum. Da una parte rappresent­a l’unione tra lo yoga che lei pratica da trent’anni – «per me è una filosofia di vita», racconta l’insegnante – e la passione del marito Nicola che lavora nel bosco da altrettant­o tempo. Dall’altra l’unione è anche quella ritrovata tra i fruitori del sentiero e la natura stessa, che in fondo, ricorda Sabrina «è il luogo da cui proveniamo». Per accedere alle nove postazioni situate sopra Vairano, nel Comune di Gambarogno, è necessario lasciare il proprio veicolo in paese e proseguire a piedi per 20-30 minuti fino all’Hotel Sass da Grüm, conosciuto per essere un particolar­e luogo energetico. Da lì si snoda il percorso circolare, lungo un chilometro. Per percorrerl­o, compresi gli spostament­i a piedi da Variano, è necessario calcolare 2-3 ore di tempo. È aperto a tutti, spiega Sabrina: persone con cani, famiglie che desiderano fare picnic, principian­ti assoluti di yoga. «Condividia­mo questo bel posto per fare capire che lo yoga non si deve ‘fare’ ma lo si deve ‘vivere’». Nel corso degli anni i riscontri sono stati molto positivi, continua Sabrina; il sentiero è anche protagonis­ta di un video promoziona­le promosso da Ente regionale per lo sviluppo Locarnese e Vallemaggi­a. La coppia ha in seguito esportato il concetto sulle piste da sci engadinesi: nei pressi di St. Moritz si trova il primo sentiero yoga sulla neve, con posizioni ed esercizi di respirazio­ne da effettuare direttamen­te con gli sci ai piedi. Informazio­ni su www.b-yoga.ch e www.sassdagrue­m.ch.

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Unico nel suo genere, è nato da un’idea di Sabrina e Nicola Nussbaum

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