Sfocia in una denuncia la polemica sul centro di Seelisberg
Altdorf – La polemica attorno al previsto centro per richiedenti asilo in un hotel di Seelisberg (Uri), sopra il Lago dei Quattro Cantoni, non si placa. La consigliera di Stato Barbara Bär (Plr) ha sporto denuncia contro ignoti per voci di un coinvolgimento dell’agenzia immobiliare di suo marito nel progetto. La Polizia cantonale urana ha confermato ieri all’Ats il deposito della denuncia inoltrata martedì per sospetti delitti contro l’onore. Bär ha comunicato per iscritto alla ‘Neue Urner Zeitung’ che queste voci sono prive di ogni fondamento e lesive della sua reputazione. Né in passato né ora l’azienda di suo marito e il locatore dell’alloggio hanno avuto relazioni commerciali, ha precisato. Il Dipartimento opere sociali diretto da Bär ha annunciato il 21 luglio di voler utilizzare l’hotel Löwen di Seelisberg come centro di prima accoglienza per i rifugiati. La struttura, che può ospitare fino a 60 persone, dovrebbe aprire a metà ottobre. Della gestione, inizialmente limitata a due anni, si occuperà la Croce Rossa. Già una settimana dopo, le prime resistenze: un gruppo di oppositori, tra cui il sindaco, altri membri dell’esecutivo comunale e operatori turistici, ha lanciato una petizione per annullare il progetto. A loro avviso, i 60 rifugiati che potrebbe ospitare corrispondono a quasi il 10% della popolazione del villaggio: una quota sproporzionata che comporta un grande potenziale di conflitto, siccome dovrebbero essere ospitati soprattutto giovani uomini per i quali non c’è nessuna occupazione in loco. Gli oppositori al progetto temono inoltre grossi cambiamenti nella vita del paese e svantaggi economici. Il 4 agosto la popolazione aveva impedito perfino la presentazione del progetto da parte della Bär. A quest’ultima è stata in particolare rimproverato di aver posto il comune davanti al fatto compiuto, approfittando delle vacanze estive. In un’intervista alla ‘Neue Urner Zeitung’, la consigliera di Stato urana si era detta scioccata dal comportamento degli abitanti. Ora prevede di convocare una tavola rotonda con rappresentanti del Cantone (che quest’anno deve trovare posto per 200 asilanti), del Comune e del gruppo di oppositori.