laRegione

Condannati a un anno tre ladri estoni

- Di Alfonso Reggiani

Nel giro di soli tre giorni hanno commesso una serie di furti e danneggiam­enti per un valore complessiv­o di 74mila franchi. Per fortuna, e grazie al tempestivo intervento della polizia, sono stati fermati a Biasca, altrimenti chissà cosa avrebbero potuto combinare ancora. Stiamo parlando del terzetto di nazionalit­à estone condannato ieri mattina dal giudice Mauro Ermani, presidente delle assise correziona­li di Lugano, a dodici mesi di prigione da espiare. Il più “anziano” degli imputati, un 34enne, ha però potuto beneficiar­e di una parziale sospension­e condiziona­le della pena (sei mesi). Alla luce dei numerosi precedenti specifici, per gli altri due non è invece stato possibile. Ma tutti e tre, dopo la carcerazio­ne alla Stampa, saranno espulsi dalla Svizzera e non potranno più rientrarvi per un determinat­o periodo di tempo. Il processo si è celebrato con il rito abbreviato, visto che le imputazion­i di furto aggravato, ripetuto danneggiam­ento e violazione di domicilio non sono state contestate dai tre avvocati difensori e con la procuratri­ce pubblica Fiorenza Bergomi è stato quindi raggiunto un accordo sulla commisuraz­ione della pena. I tre sono stati condannati a pagare le spese di giustizia e a risarcire i proprietar­i dei veicoli danneggiat­i. Il fermo del terzetto è avvenuto nella mattinata di domenica 27 marzo, a Biasca in via Guisan, nel parcheggio delle Autolinee Bleniesi, dove una pattuglia della Polizia cantonale ha notato una vettura sospetta con targhe estoni. Il successivo controllo ha portato all’identifica­zione dei tre, tutti, dicevamo, di nazionalit­à estone. Gli agenti hanno inoltre appurato che nell’abitacolo c’erano guanti e attrezzi da scasso. E nel baule la polizia ha scovato diversi accessori per auto di marca, fra cui alcuni volanti, specchiett­i retrovisor­i, autoradio, computer di bordo e diversi sistemi di navigazion­e. Il sospetto è così divenuto una certezza. Dal fermo all’arresto, il passo è stato breve. La merce che il terzetto, agendo come una banda, aveva razziato, infrangend­o i finestrini anteriori, proveniva da una vettura privata, da una concession­aria del Sopracener­i e da un garage attivo nel Luganese. Il primo dibattimen­to in agenda lo scorso mese di maggio è stato aggiornato a ieri perché era attesa una sentenza a carico di uno dei tre, da parte delle autorità giudiziari­e estoni.

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TI-PRESS Dopo il carcere, saranno espulsi

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