Un Chiasso da videogame
Due segnature fotocopia dell’austriaco Mujic regalano a Giuseppe Scienza la prima vittoria sulla panchina momò
Wohlen – Vi ricordate quei giochi elettronici di calcio degli anni ’90? Spesso c’erano i trucchetti per segnare le reti tutte alla stessa maniera. Il Chiasso ammirato a Wohlen ricalca questi nostalgici compagni di chi oggi è sulla quarantina. Due segnature, due fotocopie di pregevole fattura. Al 18’ Monighetti penetra sulla fascia sinistra, effettua un centro basso e l’austriaco Mujic scodella il pallone in rete a porta vuota. La storia si ripete al 35’. Questa volta è Urtic a bucare il fianco destro della retrovia argoviese e a servire rasoterra il liberissimo Mujic. Per il 26enne calciare la sfera nella porta ormai incustodita rappresenta nuovamente una formalità. Queste due azioni permettono alla società di confine di condurre alla pausa 2-0. Un vantaggio meritato, frutto di una prestazione disciplinata dove i ragazzi di Giuseppe Scienza non concedono praticamente nulla. Il tecnico, per la prima volta consecutivamente, può schierare lo stesso undici di base e il fatto conferisce solidità. Pure nel secondo tempo, malgrado la sforzo offensivo della squadra locale, i rossoblù si difendono con ordine. Purtroppo l’ingiustizia è dietro l’angolo. Guatelli esce correttamente incontro a Lotti toccando chiaramente prima il pallone, l’arbitro intravvede però una irregolarità e il susseguente calcio di rigore viene trasformato al 68’ da Schultz. Malgrado la disavventura, il Chiasso dimostra sangue freddo e non va in panico riuscendo a gestire il vantaggio. L’unico brivido al 90’, quando Guatelli ferma il tentativo di Castroman da sottomisura. Per i sottocenerini una vittoria meritata che permette di affrontare con maggior serenità e fiducia i prossimi impegni.
Per i rossoblù una vittoria meritata, frutto di una prestazione disciplinata e ottenuta nonostante un’ingiustizia
«È una gioia che non provavo da tempo – ha dichiarato Scienza dopo la prima vittoria –. Sono emozionato, il successo mi riempie di orgoglio. Ci tenevo a dimostrare che lottiamo come iene e
Con la sua doppietta il 26enne ha steso il Wohlen e fatto felice il suo allenatore
con il cuore. Giocare con una punta di peso come Mujic fa la differenza. Spero arrivi ancora qualche rinforzo per fare qualche cambio a partita in corso. Noi ci batteremo sempre fino all’ultimo come bestie. Tengo anche a ringraziare i nostri tifosi. L’arbitraggio
è stato fastidioso e dannoso, non meritiamo di essere bistrattati così. Il rigore fischiatoci contro è stato assurdo». Sulla stessa lunghezza d’onda l’estremo difensore Andrea Guatelli. «Il portiere quando esce così deve essere sicuro di
prendere il pallone, io lo ero al cento per cento e così ho fatto. Questi arbitri devono darsi una regolata e cercare di migliorare. Sull’istante mi è passata la voglia di giocare, me ne stavo andando dal campo. Il mister ha pensato che fossi stato espulso».