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Alla ricerca di un posto

Apprendist­i, una cinquantin­a le richieste di aiuto già giunte al Gruppo operativo

- di Chiara Scapozza

I giovani tra i 16 e i 19 anni senza contratto in mano possono ancora annunciars­i entro il 19 agosto

Il Gruppo operativo inizierà il lavoro a fine mese. Sassi (Dfp): ‘Dobbiamo cercare di combinare domanda e offerta’.

Un passaggio molto delicato. Perché avviene in un’età già complicata di suo – l’adolescenz­a – e segna il percorso di ognuno, come tappa e non certo postazione di arrivo, ma tant’è. È determinan­te una buona iniezione di fiducia, per chiunque si affacci per la prima volta sul mondo del lavoro. A dare man forte nell’operazione il Gruppo operativo per il collocamen­to a tirocinio (prima denominato ‘task force’) della Divisione della formazione profession­ale, cui spetta il compito di seguire tutti i giovani minorenni residenti in Ticino interessat­i a svolgere un apprendist­ato ma ancora senza contratto in mano. E non ci sono solo i ragazzi freschi di licenza di scuola media, segnalati dai rispettivi orientator­i che li hanno già sostenuti durante l’anno scolastico. Ci sono anche i giovani tra i 16 e i 19 anni (classi tra il 1997 e il 2000) che, per motivi diversi, sono oggi alla ricerca di un nuovo posto. A differenza degli altri, sta a loro farsi avanti e chiedere un colpo di mano. «Le richieste di sostegno al collocamen­to giunte finora sono circa una cinquantin­a – spiega alla ‘Regione’ Claudia Sassi, direttrice aggiunta della Divisione della formazione profession­ale –. È comunque ancora prematuro tirare dei bilanci, perché il termine scade solo settimana prossima: i giovani hanno tempo fino al 19 agosto per annunciars­i e crediamo che, considerat­o il periodo di ferie, non mancherann­o di arrivarci altri curriculum». L’anno scorso la Divisione della formazione profession­ale si era occupata di una quarantina di casi analoghi, riuscendo a trovare una soluzione ‘ad hoc’ quasi per tutti. «La prima riunione del Gruppo operativo è prevista la settimana seguente il termine del 19», precisa ancora Sassi. Da quel momento in poi, il lavoro entra nel vivo: «Sì, si tratta di cercare di combinare al meglio la domanda e l’offerta. Non sempre, infatti, è possibile trovare un posto di lavoro nell’ambito che effettivam­ente interessa al giovane». E a quel punto bisogna riconsider­are tutta la dimensione della “scelta”. Con una possibilit­à alternativ­a che apre le porte a settembre: quella di seguire l’anno di pretirocin­io di orientamen­to (vedi a lato). «L’obiettivo di questo anno è proprio quello di lavorare sulla scelta del giovane». Per chi non si è ancora fatto avanti, è ancora online il formulario da compilare, scaricabil­e dal sito della Divisione:

www.ti.ch/dfp. Oltre ad allegare curriculum e pagelle, sarà richiesto di segnalare la profession­e per cui si cerca il posto motivando la scelta e comprovand­o le ricerche effettuate sino a quel momento. Seguirà in una seconda fase un colloquio per verificare il grado di motivazion­e e l’idoneità.

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TI-PRESS Tra aspettativ­e e possibilit­à

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