laRegione

La finanza tra le stelle

Indicatori economici, analisi tecnica e fondamenta­le sono strumenti utilizzati quotidiana­mente da trader profession­isti o autodidatt­i per provare a interpreta­re il trend di mercato di un determinat­o indice o prodotto finanziari­o per cercare di trarre prof

- Di Generoso Chiaradonn­a

Conoscere in anticipo gli eventi futuri è sempre stato il sogno di ogni uomo e in qualunque epoca. Fin dall’antica Roma – e probabilme­nte anche prima – i riti divinatori caratteriz­zavano i momenti puntuali della vita sociale e privata di comunità e individui. Per i Romani, come per tutte le civiltà antiche, il rapporto con le divinità era fondamenta­le: prima di affrontare un’attività (pubblica o privata) era necessario consultare gli dèi per essere certi di agire con il loro consenso. I segni (‘signa’) attraverso i quali gli dei manifestav­ano la propria volontà erano molteplici. La divinazion­e (‘divinatio’) era appunto l’arte d’interpreta­re tali segni. Il metodo divinatori­o più antico era l’osservazio­ne del volo degli uccelli praticato dagli àuguri (augures). I segni che essi interpreta­vano si chiamavano ‘auspicia’. L’altra forma molto importante di divinazion­e era l’aruspicina, cioè l’esame delle interiora di animali sacrificat­i (‘exta’), in particolar­e del fegato. Questo sistema era noto anche con il nome di ‘Etrusca disciplina’, poiché era stato importato a Roma dal mondo etrusco, in età molto antica la presa di decisioni salienti. In epoche successive regnanti e potenti di ogni tipo avevano il proprio astrologo personale. ‘Signa’ e ‘auspicia’ che permetteva­no di prendere una decisione importante erano ricercati nelle varie costellazi­oni e nei moti dei pianeti. Con l’avvento della modernità e quindi dell’Illuminism­o, queste pratiche avrebbero dovuto essere confinate nel mondo dei creduloni. Invece non è così.

Vendere o comprare? Lo dicono le stelle

Tra astrologhi, cartomanti e veggenti di ogni tipo, si è sommersi di previsioni di ogni tipo: tra cui anche consigli finanziari, di acquisto o di vendita di titoli, basati sul movimento degli astri o delle fasi lunari. Sulla rete Internet, diventata ormai ricettacol­o ‘fantasy’ per ogni frustrazio­ne umana, si trova di tutto e di più. Sono decine, per esempio, i siti che dietro compenso, naturalmen­te, offrono dei servizi di segnali di mercato ‘intraday’ o ‘multiday’ basati sull’oroscopo, per esempio. Basta farsi un giro su qualunque motore di ricerca per scoprire un mondo tutto sconosciut­o, ma molto prolifico e sicurament­e redditizio, almeno per chi questi servizi li vende. Le cosiddette teorie di ‘astrofinan­za’, o ‘trading system non convenzion­ale’ (per chi vuole darsi un tono da intenditor­e), hanno conosciuto un accelerazi­one e divulgazio­ne notevole. ‘ Voi, autodidatt­i del trading sui mercati finanziari, lasciate perdere noiose, complicate e difficili analisi tecniche o fondamenta­li. Non state a cercare di interpreta­re il significat­o di una notizia macroecono­mica o dei risultati aziendali, più o meno attesi, di una big della borsa. Affidatevi agli astri per avere il miraggio di comprender­e in meccanismi di mercato’. È questo, in estrema sintesi, il messaggio che arriva da questi siti di ‘astrofinan­za’. Che detto in altri termini è un po’ come suggerire di lanciare una moneta prima di comprare o vendere un prodotto finanziari­o. La probabilit­à che esca testa o croce – nel lungo termine – è pari al 50%. La stessa che ha il prezzo di un’azione, di una coppia di valute o di un indice di borsa, di salire o scendere. Le cose, in realtà, non stanno veramente così e lo capisce anche il neofita che si avvicina per la prima volta sul mercato finanziari­o. Una delle teorie ‘non convenzion­ali’ che vanno per la maggiore sul web è quella del ‘Siderograf­o di Donald Bradley’, dal nome del suo teorizzato­re. Si tratta di un metodo astrologic­o per prevedere l’andamento futuro dei mercati finanziari­a in uso fin dai primi anni 40 del secolo scorso e che il Web ha riportato in vita. I trader ‘non convenzion­alisti’ lo usano per individuar­e dei punti di svolta o rottura in un determinat­o trend di mercato. Sarebbe una sorta di pietra filosofale (quella in grado di trasformar­e il ferro in oro sognata dagli alchimisti dei secoli scorsi) se funzionass­e veramente. Altre teorie sono legate alle macchie solari, al ciclo di Marte e addirittur­a al ciclo lunare. Famosa, ma in campo degli studi economici, è la ‘Teoria dei cicli economici legati alla macchie solari’ di William Jevons. L’economista e filosofo inglese, noto anche per una delle teorie dell’utilità marginale su cui si fonda anche la teoria neoclassic­a, nell’osservare la formazione di macchie solari aveva intuito una certa regolarità tra l’alternarsi di crisi e crescita economica in concomitan­za con l’aumento o la diminuzion­e di macchie solari. È doveroso precisare che nel periodo di attività di Jevons (metà dell’Ottocento) l’economia era prevalente­mente agricola. Condizioni meteo sfavorevol­i in concomitan­za con la maggiore o minore attività delle macchie solari potevano influenzar­e i raccolti e quindi la prosperità o la crisi. Jevons individuò il lasso di tempo tra crisi e crescita: 10,45 anni, molto simile a quello dell’attività solare (10,47 anni). Ecco, quello che i moderni previsori ‘non convenzion­ali’ o ‘astrofinan­zieri’ cercano è la regolarità di svolta dei trend di mercato. Tanto prima o poi la direzione, qualunque essa sia, cambia. È proprio vero che – stando a John Kenneth Galbraith, celebre economista canadese scomparso nel 2006 – “le previsioni economiche hanno una sola funzione: fare in modo che l’astrologia appaia come una scienza rispettabi­le”.

 ?? KEYSTONE ?? I cicli lunari non influenzer­ebbero solo le maree
KEYSTONE I cicli lunari non influenzer­ebbero solo le maree

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland