A carte rimescolate
Analisi Vox delle votazioni del 5 giugno. Particolare costellazione per la nuova legge sull’asilo
Udc per la prima volta sul fronte dei contrari a una riforma dell’asilo. L’argomento che più ha fatto presa è stato l’accelerazione delle procedure.
Berna – La votazione del 5 giugno si è rivelata un grande successo per il Consiglio federale, con i cittadini che hanno seguito appieno i suoi suggerimenti. Particolare la costellazione creatasi per la modifica della legge sull’asilo, con l’opposizione che non è arrivata dalla sinistra, ma dall’Udc. È quanto si legge nell’analisi Vox pubblicata ieri. La partecipazione ha raggiunto il 46,5%, nettamente al di sotto del 63,7% registrato in febbraio quando si votava sull’Iniziativa per l’attuazione, ma comunque sopra la media pluriennale del 43,8%. Nonostante una grande campagna e una buona copertura mediatica, tutte e tre le iniziative popolari sono state respinte. Lo stesso discorso vale per i due referendum, bocciati nettamente dai cittadini.
Le tre iniziative
Come era già chiaro fin dai dibattiti in parlamento, l’iniziativa ‘A favore del servizio pubblico’ – bocciata dal 67,6% dei votanti – veniva combattuta un po’ da tutti gli schieramenti e, proprio per questo, una netta maggioranza dei simpatizzanti dei grandi partiti ha seguito i loro consigli. Con una percentuale del 45% di ‘sì’, i più favorevoli si sono rivelati gli elettori dell’Udc. Solo fra le persone con una grande sfiducia nei confronti del governo la quota di favorevoli ha superato il 50 per cento. Discorso simile per l’iniziativa ‘Per un reddito di base incondizionato’, respinta dal 76,9% dei votanti. Non c’è infatti nessun gruppo sociale preso in considerazione che si sia rivelato a favore del testo, nemmeno fra le file dell’estrema sinistra, si legge nell’analisi. Nonostante nel comitato dei favorevoli fossero presenti tutti i partiti borghesi, solamente gli elettori dell’Udc (56% di ‘sì’) hanno sostenuto l’iniziativa ‘Per un equo finanziamento dei trasporti’, bocciata dal 70,8% dei votanti. Fra i sostenitori del Plr invece i favorevoli non hanno raggiunto nemmeno un terzo. In generale è stata piuttosto netta la classica spaccatura destra-sinistra, con la destra tendenzialmente più favorevole al testo e la sinistra più contraria. Scettiche si sono dimostrate le persone con un reddito alto e una buona istruzione. La maggioranza dei cittadini ha motivato il ‘no’ al testo con il fatto che gli incassi dell’imposta sugli oli minerali devono essere utilizzati dove più necessario, e non per forza per le strade. La modifica della Legge federale sulla medicina della procreazione (Lpam) – approvata dal 62,4% dei votanti – ha visto un forte allineamento dei cittadini con l’opinione del proprio partito, in particolare fra i borghesi. Questo fatto è sorprendente nel caso del Ppd, poiché sul tema vi erano delle spaccature all’interno della formazione. Il testo ha inoltre trovato grande appoggio fra i cittadini che nutrono una buona fiducia nel governo. Sostegno alla diagnosi preimpianto (Dpi) è arrivato poi in particolare dalle persone della Svizzera tedesca con un’alta istruzione, mentre è stato più debole da coloro che si recano almeno una volta a settimana in chiesa.
Il referendum sull’asilo
Per quel che riguarda la modifica della legge sull’asilo (LAsi) – approvata dal 66,8% dei votanti – si è assistito a uno scenario diverso dal solito: l’opposizione non arrivava dalla sinistra, ma dall’Udc. Questa costellazione ha influito fortemente sulla percezione del testo, che non veniva più visto come un inasprimento delle regole sull’asilo. Data la situazione di partenza, non è sorprendente che siano stati proprio gli elettori democentristi a respingere in modo più evidente la riforma (61%). Per il resto, sia nelle file borghesi che in quelle della sinistra, il testo è stato accolto molto positivamente. La revisione è stata approvata da tutti i gruppi di età, da entrambi i sessi come pure da residenti di città e di campagna. L’argomento principale della contesa è stato di gran lunga l’accelerazione delle procedure d’asilo, mentre altre argomentazioni come i costi o l’aiuto giuridico gratuito sono passati in secondo piano.