Agno, pirata a 112 km/h vicino all’asilo
Pirata della strada fotografato ieri mattina alle 7.50 ad Agno mentre sfrecciava a 112 km/h lungo una strada in cui vige il limite di 50. Il fermo è stato effettuato nell’ambito di un controllo della velocità predisposto dalla Polizia Malcantone Est all’altezza dell’asilo comunale. Al motociclista di nazionalità italiana non è stato sequestrato il veicolo ma nei suoi confronti è stato intimato il divieto di circolazione in Svizzera. Nello stesso controllo di velocità di ieri mattina un altro centauro è finito nella rete del radar posizionato dalla Polizia Malcantone Est. Quest’ultimo viaggiava a 95 km/h. Anche nei suoi confronti la polizia ha intimato un divieto di circolazione sulle strade svizzere. Ma è il primo motociclista quello che rischia di più. L’uomo è stato denunciato al Ministero pubblico. In base alla legge federale, che da un paio di anni è più severa e chi supera il limite di oltre 50 km/h è considerato alla stregua di un ‘pirata’ della strada. Perciò il motociclista fermato sarà probabilmente chiamato a rispondere dei suoi eccessi alla guida di fronte a una Corte delle assise correzionali. Nel processo verrà valutata la sua situazione e gli eventuali precedenti. In ogni caso, sarà difficile che possa schivare una condanna penale ad almeno un anno di prigione, sospesa con la condizionale. E dovrà restare senza patente di guida per tanto tempo. Un caso simile a quello del 30enne malcantonese condannato martedì dalla Corte delle Assise correzionali di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, a dodici mesi di detenzione, sospesi con la condizionale per un periodo di prova di due anni e a una multa di 500 franchi. Nel marzo dello scorso anno era stato beccato a 105 km/h lungo la cantonale fra Agno e Bioggio, dove vige il limite di 50. Insomma, malgrado la nuova legge irrigidita, i casi si susseguono. Commenta così il deputato in Gran Consiglio e capodicastero Polizia di Agno Giancarlo Seitz quanto capitato, proprio vicino all’asilo, presso un incrocio con almeno tre strisce pedonali, all’ingresso del paese, su una strada transitata da oltre 31mila vetture al giorno: «Questa è la dimostrazione che avvisare della presenza di un radar sarà democratico ma non serve. Ci fosse stato il cartello che lo preannunciava, il motociclista sarebbe transitato a 50 km/h, per poi tornare a oltre cento all’ora. E quando ci scapScatta perà il morto?».