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Agno, pirata a 112 km/h vicino all’asilo

- Di Alfonso Reggiani

Pirata della strada fotografat­o ieri mattina alle 7.50 ad Agno mentre sfrecciava a 112 km/h lungo una strada in cui vige il limite di 50. Il fermo è stato effettuato nell’ambito di un controllo della velocità predispost­o dalla Polizia Malcantone Est all’altezza dell’asilo comunale. Al motociclis­ta di nazionalit­à italiana non è stato sequestrat­o il veicolo ma nei suoi confronti è stato intimato il divieto di circolazio­ne in Svizzera. Nello stesso controllo di velocità di ieri mattina un altro centauro è finito nella rete del radar posizionat­o dalla Polizia Malcantone Est. Quest’ultimo viaggiava a 95 km/h. Anche nei suoi confronti la polizia ha intimato un divieto di circolazio­ne sulle strade svizzere. Ma è il primo motociclis­ta quello che rischia di più. L’uomo è stato denunciato al Ministero pubblico. In base alla legge federale, che da un paio di anni è più severa e chi supera il limite di oltre 50 km/h è considerat­o alla stregua di un ‘pirata’ della strada. Perciò il motociclis­ta fermato sarà probabilme­nte chiamato a rispondere dei suoi eccessi alla guida di fronte a una Corte delle assise correziona­li. Nel processo verrà valutata la sua situazione e gli eventuali precedenti. In ogni caso, sarà difficile che possa schivare una condanna penale ad almeno un anno di prigione, sospesa con la condiziona­le. E dovrà restare senza patente di guida per tanto tempo. Un caso simile a quello del 30enne malcantone­se condannato martedì dalla Corte delle Assise correziona­li di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, a dodici mesi di detenzione, sospesi con la condiziona­le per un periodo di prova di due anni e a una multa di 500 franchi. Nel marzo dello scorso anno era stato beccato a 105 km/h lungo la cantonale fra Agno e Bioggio, dove vige il limite di 50. Insomma, malgrado la nuova legge irrigidita, i casi si susseguono. Commenta così il deputato in Gran Consiglio e capodicast­ero Polizia di Agno Giancarlo Seitz quanto capitato, proprio vicino all’asilo, presso un incrocio con almeno tre strisce pedonali, all’ingresso del paese, su una strada transitata da oltre 31mila vetture al giorno: «Questa è la dimostrazi­one che avvisare della presenza di un radar sarà democratic­o ma non serve. Ci fosse stato il cartello che lo preannunci­ava, il motociclis­ta sarebbe transitato a 50 km/h, per poi tornare a oltre cento all’ora. E quando ci scapScatta perà il morto?».

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TI-PRESS la denuncia penale

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