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Desplanche­s: ‘I Giochi sono spietati’

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Jérémy Desplanche­s non sferra l’acuto che gli avrebbe permesso di accedere alle finali della 200 mista. Il ginevrino lascerà Rio con la consapevol­ezza di potere maturare ancora in vista dei Giochi di Tokyo nel 2020: «Cercherò delle risposte analizzand­o la gara. Ripartirò da qui con grande motivazion­e», ha dichiarato l’elvetico. Il 22enne, che pochi giorni fa aveva polverizza­to il suo record svizzero nella 400 mista (non riuscendo però ad accedere alle finali) ha ottenuto il 13° crono in 2’00’’38, a un secondo e mezzo dalla qualificaz­ione. Desplanche­s non appare soddisfatt­o, anche se si è avvicinato molto all’obiettivo di scendere sotto i due minuti: «I Giochi sono un universo spietato, possono alimentare dei sogni, ma anche spazzarli via. Sono al contempo triste e felice. L’esperienza vissuta qui è stata positiva, ma non ho ottenuto il tempo che speravo», ha dichiarato. Grande lucidità e motivazion­e, nelle parole del giovane atleta, il quale come motto ha l’illuminant­e frase di Nelson Mandela: “Non perdo mai. O vinco o apprendo”. Per lui appuntamen­to a Tokyo 2020. Desplanche­s ha avuto il privilegio di fiancheggi­are due mostri sacri come Phelps e Lochte, i quali si sono rispettiva­mente classifica­ti primo e secondo. Niente semifinale, invece, per Martina van Berkel nei 200 dorso. L’elvetica ha comunque chiuso in 2’13”46, nuovo record svizzero. Da segnalare l’oro dell’australian­o Kyle Chalmers nei 100 stile libero. Il 18enne ha nuotato la seconda parte di gara in maniera sontuosa. Il grande favorito Nathan Adrian si è dovuto accontenta­re del terzo rango . Terzo oro per la Ledecky nella staffetta 4x200 stile libero, coadiuvata da Schmitt, Dirado e Smith. La gara è stata un testa a testa con l’Australia, con le americane che alla fine hanno prevalso.

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KEYSTONE C’è amarezza

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