La Ligue 1 suona il solito spartito
La Ligue 1 si preannuncia poco competitiva anche nella stagione entrante
Divenuto uno dei campionati meno equilibrati d’Europa – unitamente a Serie A, Bundesliga e Super League, la Ligue 1 guarda alla stagione 2016/2017 con poche incertezze riguardo alla squadra che si laureerà campione. Dall’arrivo dello sceicco Nasser Al-Khelaïfi e dei conseguenti petroldollari, il Paris St. Germain non ha più concesso nulla, imitando l’egemonia del Lione durata dal 2002 al 2008. La squadra parigina ha già dato un chiaro segnale, schiantando gli storici rivali “rouges et bleus” 4-1 nella Supercoppa francese. Dominio nel rettangolo di gioco fa spesso (ma fortunatamente non sempre) rima con dominio nel calciomercato. Anche qui il Psg fa il bello e il cattivo tempo: perso Ibrahimovic, passato alla corte di Mourinho al Manchester United, sono arrivati il polacco Krychowiak – il quale evoca brutti ricordi alla Svizzera –, lo spagnolo Jesé dal Real Madrid e Ben Arfa dal Nizza. D’altronde con un budget di circa 600 milioni, dieci volte quello del Basilea per intenderci, i tifosi possono dormire sonni tranquilli. In panchina Unai Emery sostituisce Laurent Blanc, reo di non aver saputo brillare in Champions League. Lo stratega spagnolo (all’attivo tre Europa League filate con il Siviglia) cercherà di colmare questa lacuna. Per capire quale divario ci sia tra il Psg e le altre, basti dire che si celebra come “colpo” di mercato l’acquisto del difensore centrale Dante da parte del Nizza di Lucien Favre. Quarta nell’ultimo campionato, la squadra è stata praticamente smembrata. I giocatori più rappresentativi, come Ben Yedder, Mendy, Pied e Ben Arfa, sono partiti ma non sono stati rimpiazzati. L’ex tecnico dello Zurigo si è già confrontato con questa situazione in passato. Quando arrivò al Borussia Mönchengladbach, la squadra si era infatti privata di giocatori fondamentali come Reus e Neustädter. Da segnalare la presenza di tre elvetici nel campionato transalpino: François Moubandje (Tolosa), Gelson Fernandes (Rennes) e Vincent Rüfli (Digione, nelle ultime tre stagioni al Sion). Che vinca il migliore... o il più ricco.