laRegione

Camper in sosta, area da svecchiare

L’area di sosta pubblica più longeva e grande del Ticino va ridefinita in (quasi) tutti i dettagli

- di Davide Martinoni

La discussa superficie in zona Lido è la più grande e la più longeva fra quelle pubbliche in Ticino. Dagli esperti la ricetta per una nuova versione anti-abusi e con tutti i crismi.

L’associazio­ne svizzeroit­aliana di categoria auspica nuove soluzioni e propone una ‘ricetta’ per approntare una superficie con tutti i crismi

«La prima cosa che tutti i camperisti auspicano è una soluzione ordinata, strutturat­a, che non si presti agli abusi e che serva ad una categoria di turisti che è in giro per 12 mesi all’anno». Parole di Roberto Battaglion­i, presidente dell’Associazio­ne camperisti della Svizzera italiana e portavoce di quella categoria di “addetti ai lavori” che ha ascoltato con attenzione le consideraz­ioni del vicepresid­ente dell’Associazio­ne campeggi ticinesi (e manager del Camping Delta di Locarno), Mila Merker, riguardo alla non idoneità dell’attuale area di sosta per camper in zona Lido (vedi ‘laRegione’ del 27 settembre). Battaglion­i è il primo esponente di una “lobby” capace di farsi ascoltare anche a livello istituzion­ale. Lo dimostrano le collaboraz­ioni instaurate con città come Bellinzona e Lugano, la consulenza prestata per l’area di sosta privata del Tamaro e i frequenti contatti con “consorelle” estere. Locarno, come ammette Battaglion­i, rappresent­a un caso un po’ speciale: «Innanzitut­to è l’area di sosta comunale più grande, più vecchia e quindi più conosciuta del Ticino. Ci stanno fino a una cinquantin­a di camper. L’indotto per le casse comunali, di conseguenz­a, è considerev­ole». Nel 2015, secondo i dati forniti l’anno scorso dalla Polcomunal­e, di oltre 28mila franchi. «È chiaro – puntualizz­a – che vi sono diversi aspetti che possono e devono essere migliorati. Il primo è quello dell’ordine: i camper parcheggia­no sia dentro, sia fuori dall’area. Poi non esiste un regolament­o chiaro e vincolante su cosa si può fare e cosa no (Bellinzona, ad esempio, ha trasformat­o in ordinanza municipale un regolament­o d’utilizzo preparato da noi). Inoltre, mancano le strutture sanitarie minime. Sono tutti elementi che la Città, con cui abbiamo avuto diversi contatti, è la prima a riconoscer­e».

L’Abc per non sbagliarsi

Ecco quindi gli ingredient­i di cui Palazzo Marcacci dovrà tenere conto quando imbastirà la sua ricetta di nuova area di sosta per camper: «La superficie non dovrà essere necessaria­mente recintata o con una barriera all’entrata, ma i parcheggi al suo interno dovranno essere definiti, disegnati sul terreno. Solitament­e parliamo di 8 metri di lunghezza per 5 di larghezza. Il numero viene stabilito in base alla superficie dell’area. Poi andrà realizzato un posto per lo scarico e il carico dell’acqua, che è ovviamente fondamenta­le dal profilo dell’igiene. E dovrà essere adottato un regolament­o che metta tutti i puntini sulle “i”, vietando di tirar fuori i tendalini e il tavolino, nonché di campeggiar­e nel senso che intendiamo all’interno di un campeggio. Il regolament­o dovrà anche stabilire cosa far pagare per quanto tempo, e come. In più, potrà mettere le basi per un sistema efficiente di raccolta differenzi­ata dei rifiuti». Insomma, tutta una serie di misure in grado di consentire il tanto atteso salto di qualità ad una superficie fortemente frequentat­a, ma che si porta dietro tare ormai calcificat­e dagli anni. «Quando poi mi si parla di un’area “stop & go” collegata all’unico campeggio di Locarno, è una soluzione che va adeguatame­nte sviluppata e che comunque non risolve una questione importanti­ssima: i camperisti sono in circolazio­ne per 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, mentre il campeggio in questione, legittimam­ente, per 5 mesi è chiuso – rileva ancora Battaglion­i –. Il che preclude ad esempio la possibilit­à per un camperista di venire a Locarno per godersi la pista in Piazza Grande, e più in generale va contro la continua e costante mobilità della nostra categoria».

 ??  ??
 ?? TI-PRESS ?? Molto da riconsider­are (e in altri luoghi)
TI-PRESS Molto da riconsider­are (e in altri luoghi)

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland