Andate in stazione in bici, in bus, a piedi… o Mendrisio soffoca
Le Ferrovie in Ticino hanno 1’864 posteggi suddivisi in 27 stazioni con P+Rail (nella mappa quelli tra Lamone e Chiasso). Una goccia in un oceano di richieste insoddisfatte per un posto auto soprattutto nella zona più bollente, il Mendrisiotto dove si aspetta almeno un anno per un posteggio P+Rail. Era già così due anni fa, quando la portavoce Ffs (la signora Roberta Trevisan) aveva detto su questo giornale che nella tratta Mendrisio-Melide, le Ffs avrebbero potenziato i posteggi. Abbiamo chiesto a Roberto Tulipani, direttore Tilo delle Ffs, che cosa è stato fatto. «Vorrei precisare che il posteggio P+Rail è solo uno dei tasselli che potrebbe migliorare una situazione disastrosa della mobilità nel Mendrisiotto. Bisogna agire su più fronti, penso soprattutto all’intermodalità, come i bus che portano in stazione o le due ruote».
Le Ffs hanno potenziato i posteggi P+Rail nel Mendrisiotto?
Negli ultimi due anni abbiamo potenziato del 55% i posteggi nel Mendrisiotto, dove ce ne sono 278 in più (120 a Stabio e 90 a Mendrisio). In Ticino l’aumento è
stato del 26 per cento (377 posti in più).
Malgrado ciò la lista d’attesa nel Mendrisiotto per un P+Rail resta di un anno, fino a dicembre 2017 non c’è posto: farete di più?
La situazione è critica ma il P+Rail non è la soluzione a lungo termine. Fare nuovi posteggi, significa avere spazio attorno alle stazioni e non lo abbiamo, oppure dobbiamo spianare un territorio per creare posteggi e ciò non è sostenibile. Bisogna puntare ad una mobilità intermodale privilegiando altri mezzi per arrivare in stazione: bus, bicicletta, anche quella elettrica, a piedi, in moto. Molti potrebbero farlo ma, forse per pigrizia, prediligono l’auto: è un trend che deve cambiare o Mendrisio soffoca e poi soffocheranno altre città.
C’è l’aspetto ecologico, ma anche quello economico: a voi non conviene puntare su P+Rail che rendono poco o sbaglio?
Rispetto all’investimento non c’è un grande guadagno a meno che sia un impianto molto grande. Il P+Rail non è un business ma un servizio che offriamo e la maggior parte dei clienti è contenta.
In valle, talvolta, il bus non c’è, mentre in città è in coda e si perde la coincidenza in stazione...
C’è anche la soluzione del ‘car sharing’. oggi chi parcheggia da noi, di regola, arriva solo in auto. Effettivamente per i bus mancano talvolta le corsie preferenziali e restano bloccati nel traffico, ma è pur vero che, la mattina, ci sono treni ogni 15 minuti. L’utente può pianificare meglio il suo percorso, ad esempio partendo prima la mattina.
Funziona la collaborazione con i Comuni?
Si, funziona. Abbiamo un progetto nazionale per i posteggi delle biciclette che prevede nuovi parcheggi e il rinnovo di quelli obsoleti, il tutto con vari Comuni che partecipano ai costi di realizzazione.
Ci sono progetti di ampliamento dei posteggi Park and Rail in Ticino?
Lo sviluppo è coordinato con il Cantone e i Comuni coinvolti, non è solo una strategia delle Ffs. Attualmente stiamo trattando con il Comune di Chiasso per aumentare di 50 unità il posteggio (dagli attuali 161 a 209), altri 58 posteggi sono pianificati a Giubiasco (da 60 a 118), a Balerna li aumenteremo di 24 (da 152 a 176). Sono numeri importanti come investimento per le Ffs ma sappiamo che non sono la soluzione alla mobilità, solo un tassello. Le altre soluzioni vanno trovate in altri ambiti di una mobilità combinata. Come Ffs realizziamo ciò che ci compete,
come mettere in atto la tratta Mendrisio-Varese entro fine 2017, ciò porterà beneficio nella zona del Mendrisiotto, molti pendolari opteranno per la ferrovia. Con la parte italiana faremo il punto a fine ottobre, ma si stanno rispettando i tempi.
Soprattutto tra Mendrisio e Lugano, il traffico è regolarmente in tilt, pensate di aumentare le corse?
Con la Mendrisio-Varese, faremo nuovi collegamenti e la capacità tra Varese e Lugano sarà aumentata. SIMCA