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Sempre più via dalle cifre rosse

In dodici Cantoni su ventidue si annunciano conti in attivo per l’anno prossimo

- Ats/red

Il migliorame­nto è soprattutt­o la conseguenz­a di misure di risparmio e tagli alle prestazion­i ma non mancano incognite per il futuro

Berna – Sui 22 Cantoni che hanno finora presentato un preventivo per il 2017, 12 prevedono risultati positivi. Le previsioni sono meno fosche di un anno fa: una conseguenz­a delle misure di risparmio e dei tagli alle prestazion­i. Un anno fa la maggioranz­a dei Cantoni aveva preventiva­to per l’anno in corso risultati in rosso. Quest’anno la situazione è un po’ migliore. Fra i 10 Cantoni che annunciano risultati passivi figura anche il Ticino: il disavanzo di 34,8 milioni di franchi è il quinto peggior risultato fra i Cantoni che hanno finora presentato un budget, anche se l’evoluzione delle finanze cantonali tende decisament­e a migliorare. Le eccedenze complessiv­e dei 12 Cantoni al di sopra del pareggio finanziari­o superano i 570 milioni. La somma di tutti i disavanzi è a sua volta superiore a 380 milioni. I Cantoni che non hanno ancora presentato un preventivo sono Appenzello Interno, Grigioni, Lucerna e Uri. San Gallo è il Cantone che spicca su tutti con un’eccedenza prevista di 284,7 milioni. La cifra è però falsata dall’iscrizione a bilancio degli immobili ospedalier­i, senza i quali il preventivo avrebbe chiuso con un disavanzo di 38,1 milioni. Risultato nettamente sopra il pareggio anche per Basilea Città, dove le maggiori entrate raggiungon­o i 142,9 milioni. Per la responsabi­le delle finanze cantonali, Eva Herzog, l’eccedenza è favorita in particolar­e dalla crescita demografic­a. Questi preventivi sono spesso la conseguenz­a delle rafforzate misure di risparmio, dichiara Peter Mischler, segretario aggiunto della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (Cdf) .È il caso ad esempio di Argovia che, dopo due successivi pacchetti di risparmio, prevede un risultato poco sopra il pareggio (+0,1 milioni), ma intende continuare a tagliare le spese, riducendo l’apertura degli sportelli e le lezioni nella scuola dell’obbligo.

Chi sta peggio è Zugo

Deve continuare a tirare la cinghia anche Zugo, che con un disavanzo di 131,9 milioni ha presentato finora il peggior risultato. Il Cantone con la nomea di ‘paradiso fiscale’ non vuole aumentare le tasse. Situazione analoga nel vicino Canton Svitto, con un deficit di 46 milioni di franchi. Qui i votanti hanno sonorament­e bocciato due settimane fa la soluzione proposta del governo, ossia l’introduzio­ne della la cosiddetta ‘flat rate tax’. Profondo rosso anche a Neuchâtel, con una previsione in deficit per 68,9 milioni che ha spinto il governo ad annunciare un pacchetto di risparmi da 100 milioni. In Romandia, anche Gi- nevra (-77 milioni ) e il Giura (-5,5 milioni) prevedono risultati in rosso. Vaud presenta invece per l’undicesimo anno di fila un risultato nelle cifre nere (+0,08 milioni), ma anche qui l’euforia è mitigata dal rallentame­nto della crescita del gettito fiscale. Prevedono disavanzi anche Sciaffusa (-4,3 milioni), Obvaldo (-7 milioni) e Soletta (-8,2 milioni). Sul fronte opposto, Berna ha presentato un budget con maggiori entrate per 99 milioni di franchi. Le previsioni per gli anni a venire non sono però rosee. Nel Canton Zurigo il preventivo 2017 chiude con eccedenze per 17 milioni di franchi. Gli altri Cantoni che hanno annunciato risultati sopra il pareggio sono Appenzello Esterno (+14,8 milioni), Turgovia (+7,9 milioni), Basilea Campagna (+6,2 milioni), Friborgo (+0,5 milioni), Glarona (+0,4) e Vallese (+0,2). «Nella situazione economica attuale – osserva Peter Mischler – è estremamen­te difficile per i Cantoni fare previsioni».

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