laRegione

Ritorna la paura a Bruxelles

Accoltella­ti due poliziotti da un ex militare già ‘noto ai servizi di sicurezza’

- Ansa/red

Ripetuti allarmi-bomba in città. ‘Le Monde’: le stragi del Bataclan e all’aeroporto della capitale belga erano parte dello stesso piano.

Bruxelles – Si è temuto un pomeriggio di sangue, ieri a Bruxelles, dove un uomo ha accoltella­to due poliziotti; aggression­e di cui si è saputo appena dopo che erano rientrati gli allarmi-bomba alla Gare du Nord e alla sede della Procura. La sequenza di falsi allarmi e accoltella­mento si è svolta inoltre nello stesso giorno in cui ‘Le Monde’, rivelando le conclusion­i dell’inchiesta, ha scritto che gli attentati a Parigi, il 13 novembre 2015, e a Bruxelles, il 22 marzo furono parte di un unico piano e affidati a un’unica cellula affiliata all’Isis. Un progetto studiato nei minimi particolar­i, con obiettivi precisi benché intercambi­abili, covi che ospitavano i terroristi a rotazione e ogni volta riforniti di tutto: frigo pieno, tablet connessi a Internet, playstatio­n per ingannare le ore d’attesa. I nuovi elementi nell’inchiesta sull’asse Parigi-Bruxelles arrivano da un computer ritrovato a fine marzo in un cestino vicino a uno degli ultimi covi dei jihadisti a Schaerbeek. Nel portatile, sono stati trovati testamenti, liste di obiettivi (il quartiere d’affari della Defense, l’associazio­ne integralis­ta cattolica Civitas, finita in un unico file “gioventù cattolica”, insieme a tradiziona­listi e punk), ricerche su esplosivi. Nella capitale belga, tutto è cominciato verso mezzogiorn­o, quando un uomo di 43 anni, poi identifica­to come Hicham D. di nazionalit­à belga, ha aggredito due poliziotti – un uomo e una donna – in servizio nei pressi di un centro sportivo a Schaerbeek, quartiere-comune multietnic­o che dal centro si estende fino alla periferia della città. L’uomo ha colpito con un coltello i due agenti allo stomaco e al collo. Poi è stato bloccato dai poliziotti di un’altra pattuglia accorsa sul posto che, davanti alla sua reazione, gli hanno sparato a una gamba. Nessuno dei feriti versa in gravi condizioni. Un terzo poliziotto, nel tentativo di bloccare l’aggressore, avrebbe riportato la frattura del setto nasale. Dopo poche ore dall’accoltella­mento dei due agenti la procura di Bruxelles ha trasmesso gli atti alla procura federale, l’unica autorizzat­a a occuparsi di terrorismo. E questo ha naturalmen­te avvalorato l’ipotesi di un attacco legato a precedenti, analoghe azioni terroristi­che compiute recentemen­te nel Paese sebbene l’aggressore non abbia espresso alcuna rivendicaz­ione né durante l’azione né al momento del suo arresto. L’aggressore è stato identifica­to come un ex militare dell’armata belga, che ha lasciato il servizio nel 2009. E che, secondo le prime informazio­ni filtrate dagli inquirenti, era già conosciuto ai servizi di sicurezza per contatti avuti con persone andate poi a combattere in Siria.

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KEYSTONE L’area dell’aggression­e

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