L’Ecam guarda ad altre collaborazioni
Non solo l’Ente case anziani Mendrisiotto rimette sul tavolo la riflessione sulla necessità di diversificare l’offerta dei servizi, ma apre a nuove possibili collaborazioni. Insomma, la messa in rete degli istituti della Città potrebbe non essere che il primo passo di una strategia a più ampio respiro. Per cominciare, si ripenserà la distribuzione dei posti letto. Dei 312 previsti sotto il cappello dell’Ecam immaginano di destinarne 263 alle lungodegenza, 14 ai soggiorni temporanei – appoggiandosi alla Cabrini e alla Girotondo –, 15 ai soggiorni terapeutici temporanei – riferimento la Santa Lucia – e 20 alle unità abitative Alzheimer, suddivise fra Torriani (nella futura struttura nel comparto Villa Argentina) e Santa Lucia. Mentre la Luigi Rossi di Capolago chiuderà alla fine del 2017. Del resto, come si ricorda nel messaggio municipale, con la messa in rete delle strutture anche l’ammissione dei pazienti sarà centralizzata, “per rispondere molto più efficacemente alle richieste provenienti da ospedali, medici di famiglia, anziani e loro famigliari, nonché dai servizi domiciliari e d’appoggio”. L’esperimento, in effetti, è guardato con attenzione pure da fuori comprensorio. «Sono già stato contattato da altre strutture del distretto – fa sapere il capodicastero Comi –. C’è interesse a una cordata per gestire la lavanderia delle diverse case».