Ex Obv, i Verdi interrogano
Il verde pubblico, così come la salvaguardia di un’area di pregio culturale, sono al centro di un’interrogazione inviata all’esecutivo di Mendrisio da quattro consiglieri comunali Tiziano Fontana, Claudia Crivelli Barella, Daniela Carrara e Andrea Stephani (Verdi). Nel documento viene posta particolare attenzione all’area che riguarda l’ex ospedale della Beata Vergine. Luogo, ricordano, dove l’anno scorso sono stati tagliati due cedri “invocando motivi di sicurezza legata al cantiere per il teatro dell’architettura”. Discorso diverso, invece, per un albero secolare situato all’entrata del nosocomio. In quel caso, si invoca la sicurezza: “Rami quasi completamente secchi”, quale figura di un “costante deperimento iniziato in seguito al taglio di radici causato dalla costruzione dell’autosilo del nuovo ospedale”. In questo caso, fanno notare i Verdi, sembra “che l’albero monumentale possa costituire serio pericolo per abitazioni e persone”. Per i quattro membri del legislativo, “l’impoverimento botanico dell’area e l’eliminazione dei cancelli ottocenteschi hanno lasciato un vuoto e un senso di precarietà e di incompletezza”, rispetto alla perfetta sistemazione originale, in contrasto con la monumentale bellezza dell’edificio ottocentesco”. Per questi motivi viene chiesto all’esecutivo se non ritenga opportuno rimuovere l’albero malato e provvedere alla sua sostituzione, “così come alla sostituzione degli altri alberi un tempo presenti nelle aiuole davanti all’ex Obv con specie di pari valore paesaggistico”. Allo stesso tempo si chiede se il Municipio sia a conoscenza “del luogo dove sono stati portati i cancelli dell’inferriata che circonda parzialmente l’ex Obv” e se questi non debbano essere “riportati in loco”, facendo parte di un’area di pregio culturale.