‘Ora sono svizzero, era il mio obiettivo’
Il rapporto tra Roberto Rolfo e la Svizzera è più solido di quanto si potrebbe immaginare. Il torinese vive infatti su suolo ticinese da quattordici anni, e ormai da dieci risiede stabilmente a Paradiso. Proprio in quest’ottica, il pilota ci svela una piacevole novità: «Un paio d’anni orsono ho inoltrato le pratiche per la richiesta di naturalizzazione e finalmente e il 20 giungo mi è stata concessa. Sono davvero felice di potermi considerare un cittadino elvetico a tutti gli effetti. In Ticino mi trovo benissimo e sono davvero soddisfatto per aver raggiunto questo traguardo che per me era importante. Infatti ci tenevo, a correre finalmente in pista con la bandiera svizzera stampata sul casco, e finalmente dall’anno prossimo potrò farlo». Rolfo sarà probabilmente l’unico a difendere i colori rossocrociati in SuperSport. «Probabilmente sì, visto il probabile passaggio di Randy Krummenacher in SuperBike, rimarrò da solo. Per me sarà un grande onore e spero che l’organizzazione sia contenta». L’augurio è che il nuovo rappresentante rossocrociato possa trovare infine il giusto equilibrio, così da potersi esprimere sui suoi livelli, contribuendo così a far crescere ulteriormente il prestigio del motociclismo rossocrociato che con il passare degli anni è diventato di tutto rispetto. Visto che, oltre ai citati Roby Rolfo e Randy Krummenacher, può vantare un altro pilota in SuperBike (il ventunenne sangallese Dominic Schmitter) e ben quattro piloti nel Motomondiale, ovvero Tom Lüthi, Dominique Aegerter (fresco di passaggio alla Leopard Racing), Robin Mulhauser e Jesko Raffin.