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Biasca, bozza aggiornata del Posto misto

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Passi avanti per il Posto di Polizia misto della Regione VIII, anche se la strada per la convenzion­e che dovrà essere ratificata dai Comuni delle Tre valli è ancora in salita. Nel corso della prossima settimana, come abbiamo appreso, una nuova versione del documento che disciplina il funzioname­nto del corpo e definisce la partecipaz­ione dei Comuni associati verrà trasmessa ai Municipi delle Tre valli convenzion­ati con il Borgo, designato polo regionale in materia di sicurezza pubblica dal Consiglio di Stato. La nuova versione era stata elaborata partendo da osservazio­ni e critiche dei Comuni a una prima bozza. Nelle Tre valli le posizioni su questa nuova collaboraz­ione con Biasca sono sfumate. C’è chi si rammarica dei ritardi accumulati in questi anni poiché avverte la necessità di una maggior presenza delle forze dell’ordine. Un bisogno sentito nella capitale della Riviera, Osogna, fusionata nella nuova realtà nata dall’aggregazio­ne con Cresciano, Lodrino e Iragna. E c’è chi invece ancora manifesta una certa resistenza nei confronti del Borgo. È il caso di Faido, che dispone di un proprio posto di polizia con competenze intercomun­ali nella Media e Alta Leventina, un servizio apprezzato nell’alta valle e non solo. Tant’è che, in attesa che la situazione si sblocchi, Faido ha strappato al governo un accordo per una ‘convenzion­e passerella’ che permetta all’attuale corpo, che risponde ai comandi di Ivan Leonardi, di essere operativo al più tardi fino al dicembre 2018. Un accordo, va da sé, destinato a cadere dal momento che, anche a Biasca, viene implementa­ta la nuova Legge di collaboraz­ione tra Polizia cantonale e comunale. A frenare un avviciname­nto con il Borgo non solo questioni di costo (il pro capite a carico dei Comuni) ma anche, ci è stato detto, l’assetto del nuovo corpo. Ancora da definire l’ubicazione della nuova sede.

Le ricette di Galbusera: incontro

tra sindaci e gruppo di lavoro

I ritardi e la situazione di stallo sono noti (e riconosciu­ti) dal nuovo sindaco di Biasca Loris Galbusera che ha studiato una (o più) via d’uscita. La prima: la prossima settimana incontrerà i colleghi delle Tre valli per concordare una visione d’insieme su più temi attuali, non solo la polizia ma anche la nuova sede del museo di storia naturale. Limitatame­nte alla polizia Galbusera vuole invece istituire, in tempi brevi, un gruppo di lavoro coi capidicast­ero dei Comuni associati a Biasca. CAVA

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TI-PRESS Passi avanti, ma ancora lenti

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