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Casa Rossa tornata alle origini

Terminata la fase principale dei lavori: restaurata la facciata ispirata alla residenza di Manzoni a Milano A Bellinzona piazza Nosetto e l’omonima via si abbellisco­no in vista dell’inaugurazi­one della nuova stazione Ffs e dei primi visitatori giunti con

- Di Samantha Ghisla

Nel 2006 era finita al centro di un’interrogaz­ione parlamenta­re che auspicava il suo restauro. Ora ha ritrovato decoro e dignità. Si è infatti conclusa negli scorsi giorni, con lo smontaggio dei ponteggi, la fase principale dei lavori iniziati in primavera al Complesso Cervo, di cui fa parte anche la Casa Rossa. Quattro diverse facciate guardano su via e piazza Nosetto, ma è tutto di proprietà dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino. Poiché la facciata rossa con decorazion­i in cotto è inserita nella lista dei beni culturali protetti a livello cantonale, i lavori curati dallo studio bellinzone­se Sergio Cattaneo Architetti Sa sono stati supervisio­nati dall’Ufficio dei beni culturali. La facciata unica nel suo genere in Ticino era stata commission­ata dal farmacista Venzi, proprietar­io e titolare della farmacia allora presente a pianterren­o. A realizzare le decorazion­i è stato Andrea Boni nel 1864, lo stesso autore della facciata dell’abitazione milanese di Alessandro Manzoni, anch’essa recentemen­te restaurata. È proprio qui che addetti ai lavori e Ufficio dei beni culturali si sono recati per vedere il risultato. Grazie alle analisi stratigraf­iche, è stato possibile capire che nell’opera realizzata a Bellinzona erano originaria­mente presenti decori simili a quelli della casa di Manzoni: l’intervento attuale, oltre al restauro delle decorazion­i, ha quindi riproposto il motivo a losanghe sull’intonaco di fondo.

Immagini d’archivio per capire l’aspetto originale

Tra gli obiettivi del progetto – che ha visto anche la sostituzio­ne della copertura del tetto e dei serramenti, riqualific­he delle vetrine a pianterren­o e degli spazi amministra­tivi ai piani superiori, un risanament­o energetico e la realizzazi­one di un appartamen­to mansardato – vi era pure quello di riportare le facciate all’aspetto precedente il restauro degli anni 70. Per capire quale fosse, è stata necessaria un’indagine tra le foto e i documenti d’archivio: le decorazion­i del Complesso Cervo erano infatti state cancellate dagli interventi di quarant’anni fa. Per i due edifici affacciati sulla piazza le immagini d’archivio hanno mostrato la ricchezza del decoro di riferiment­o. Per quanto riguarda il colore, gli specialist­i si sono basati sui residui del colore precedente, di tonalità rosso mattone. Di seguito sono state aggiunte le tonalità più chiare. I lavori hanno inoltre permesso di togliere il materiale a base chimica sostituend­olo con uno a base di silicati più idoneo. La facciata situata sulla sinistra della Casa Rossa, realizzata in mattoncino a vista negli anni 70, è stata invece pulita ma non modificata. La conclusion­e di questa fase dei lavori ha rispettato il termine auspicato dal Municipio: a metà ottobre il centro cittadino si vestirà infatti a festa per due giorni per celebrare la rinnovata stazione Ffs e l’arrivo, a dicembre, dei primi con-

vogli AlpTransit. A livello della strada i lavori continuera­nno dunque prossimame­nte per concluders­i entro la fine dell’anno. L’architetto Sergio Cattaneo spiega alla ‘Regione’ che nel centro storico un intervento di restauro ne genera altri ed è quindi in corso un vero e proprio rinascimen­to.

Ne sono un esempio piazza Nosetto e l’omonima via che porta alla centraliss­ima piazza Collegiata: oltre ai recenti lavori di pulizia della facciata del Municipio, nel settembre dello scorso anno era terminato il cantiere di restauro della facciata situata proprio di fronte alla Casa Rossa. Come ci aveva confermato

a quel momento il capodicast­ero Opere pubbliche e ambiente Christian Paglia, nel 2015 il Municipio aveva scritto una lettera ad alcuni proprietar­i di edifici invitando a un buon decoro delle facciate; suggerimen­to che, disponibil­ità finanziari­a permettend­o, da alcuni è stato effettivam­ente colto.

 ?? TI-PRESS/GOLAY ?? Non più la tinta gialla applicata una quarantina d’anni fa ma decorazion­i pittoriche fedeli all’originale
TI-PRESS/GOLAY Non più la tinta gialla applicata una quarantina d’anni fa ma decorazion­i pittoriche fedeli all’originale
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Questo era l’aspetto del Complesso Cervo dopo il restauro degli anni 70
 ?? TI-PRESS/GOLAY ?? Alcuni dettagli delle decorazion­i in cotto
TI-PRESS/GOLAY Alcuni dettagli delle decorazion­i in cotto

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