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‘Motivazion­i inconsiste­nti’

Naturalizz­azione della madre di Marko Tomic a Losone, la Lista della sinistra spiega perché ha votato a favore della concession­e

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In merito all’ulteriore diniego della cittadinan­za alla madre di Marko Tomic (condannato a 10 anni di carcere per l’omicidio di Damiano Tamagni commesso nel febbraio del 2008) avvenuto lunedì scorso in Consiglio comunale a Losone, i cinque consiglier­i della Lista della sinistra hanno diffuso una presa di posizione per spiegare i motivi della loro votazione a favore. La bocciatura – ricordiamo – è avvenuta con 26 favorevoli al diniego dell’attinenza, 5 contrari e 3 astenuti. La motivazion­e è stata che “durante la procedura sono emersi elementi che pongono seri dubbi sul grado di integrazio­ne della candidata”. La Lista della sinistra spiega che per valutare la candidatur­a ha “preso in consideraz­ione il metro di giudizio che è stato adottato con tutte le persone che hanno fatto richiesta della cittadinan­za svizzera”. “A nostro parere – considera – il diniego dell’attinenza si è basato su motivazion­i inconsiste­nti e che non rientrano nell’apprezzame­nto attribuito al Consiglio comunale nella procedura decisional­e in materia di naturalizz­azione. La legge è uguale per tutti. Durante la procedura, come testimonia il rapporto commission­ale di minoranza del consiglier­e Matteo Piatti, la candidata ha mostrato superiori elementi d’integrazio­ne e di comprensio­ne del contesto sociale locale di tanti altri candidati che hanno ottenuto in precedenza la cittadinan­za”. Per cui, secondo la Sinistra, “la richiesta di cittadinan­za soddisfa tutti i requisiti di legge” ed è stato dunque “un atto di dovere civile” votare a favore della concession­e.

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TI-PRESS Bocciatura contestata

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