laRegione

Senzatetto al riparo

La notte dei primi ospiti del dormitorio allestito sotto la chiesa di Chiasso

- Di Daniela Carugati

Ci si mobilita per evitare che accada anche in Ticino

Giovedì notte non è stata come le altre. Non per Adam e Nicolaj, in ogni caso. Fuori si è messo a nevicare e ha tutta l’intenzione di imbiancare anche la propaggine sud del Ticino. Ma almeno questa volta ripararsi dal freddo e dalle condizioni climatiche avverse non sarà un problema. È lo stesso Adam a farci strada. Oltre il portone laterale della chiesa parrocchia­le di Chiasso. Oltre la scala stretta che ci conduce nel seminterra­to. Il locale non è ampio, ma c’è quanto basta ai due compagni di sventura. Abituati a condivider­e un destino non certo generoso, non faticano a dividersi lo spazio e i giacigli, l’uno accanto all’altro. Eppoi le volontarie della parrocchia hanno pensato di lasciare loro qualcosa con cui rifocillar­si; c’è un lavabo con l’acqua calda e un servizio. Ma soprattutt­o, esordisce Adam, di origini polacche, è caldo, asciutto e tranquillo. Trascorrer­e le nottate nella sala d’aspetto della stazione non sempre lo è. Sono grati, quindi, a don Gianfranco Feliciani, che ha deciso di aprire la chiesa a chi non ha un tetto (come riferito da ‘laRegione’ di ieri). Un gesto nato, come capita in altre realtà parrocchia­li, dalla buona volontà della comunità locale. Un gesto concreto che può, però, fare la differenza. La rete di solidariet­à si allarga, ma soprattutt­o i posti letto a disposizio­ne dei senza fissa dimora aumentano (seppur di poco). Oggi in Ticino, infatti, possono solo far capo a Casa Astra. Adam, del resto, non si è ritrovato per scelta a vagare per il cantone in cerca di lavoro. «Avevo una ditta edile, una casa, un mutuo in Emilia. Poi il terremoto del 2012, di fatto, si è portato via tutto», ci racconta. Così la moglie, polacca come lui, che fa la badante presso una signora, e i figli, due adolescent­i, sono rimasti in Italia. Lui, che si è lasciato da tempo alle spalle il suo paese a 13 chilometri da Auschwitz, un anno fa ha pensato di cercare fortuna nella Svizzera italiana. «La speranza c’era e c’è. Sinora, però, ho trovato solo dei lavoretti saltuari. Ho bussato anche alle agenzie di collocamen­to, curriculum alla mano, ma niente – dice sconsolato –. D’altro canto, sembra un circolo vizioso: per trovare lavoro ci vogliono i permessi; per avere i permessi bisogna avere la residenza; ma senza casa non c’è lavoro. Difficile uscirne». Nicolaj, invece, ha lasciato la Romania – «al confine con la Moldavia», spiega – per darsi una opportunit­à all’ovest. «Ho lavorato in Italia per una catena di supermerca­ti, come scaffalist­a, tramite una cooperativ­a che mi pagava anche poco. Del tipo che facevi 9 ore e te ne riconoscev­ano 5. Ma va bene così – annota –. Poi è cresciuta la speranza, che è l’ultima a morire, di trovare qualcosa in Ticino, girando cantiere per cantiere. Ma non è facile in inverno». Adam ci spiazza: «C’è chi sta peggio di noi». Arduo aggiungere altro. Quando si cresce dando del ‘tu’ alla povertà, ci fanno capire, si impara ad avere il coraggio di andare avanti. Nonostante tutto. Per Adam e Nicolaj è tempo di prepararsi per la notte. Li salutiamo. Tornati all’esterno il paesaggio si è già coperto di bianco. La notte, però, non è finita. Anche i City Angels, d’abitudine di stanza a Lugano, hanno deciso di ridiscende­re il Sottocener­i, una stazione dopo l’altra. Arriva una telefonata. A Mendrisio un giovane africano di passaggio è intirizzit­o dal freddo. Si organizza l’accoglienz­a a Chiasso. Il ragazzo è impaurito ma sorpreso di trovare tanta solidariet­à. Nel suo francese non fa che ringraziar­e: «Merci – ci dice accomunand­oci agli ‘angeli della notte’ –, parce que vous avez marché dans la neige pour moi».

 ??  ??
 ??  ?? Nel Mendrisiot­to ad aprire le porte a chi dorme all’addiaccio in questi giorni di gelo e neve ci sono:
Nel Mendrisiot­to ad aprire le porte a chi dorme all’addiaccio in questi giorni di gelo e neve ci sono:
 ??  ?? Lo scenario di questi giorni
Lo scenario di questi giorni

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland