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I cantoni tessono le lodi della riforma fiscale

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Berna – I cantoni sono favorevoli alla terza riforma dell’imposizion­e delle imprese (Rie III, si vota il 12 febbraio), anche se il prezzo da pagare è alto. Lo ha detto ieri a Berna il giurassian­o Charles Juillard, presidente della Conferenza cantonale dei direttori delle finanze.

I mancati introiti per i cantoni possono essere calcolati in due miliardi. Ma secondo Juillard il vero interrogat­ivo da porsi è un altro: a quanto ammontereb­be la fattura «se non si facesse nulla?». La Rie III mira a preservare la competitiv­ità della piazza economica elvetica anche dopo la prevista abolizione delle agevolazio­ni fiscali per le società holding e di gestione, considerat­e concorrenz­a sleale a livello internazio­nale. In totale sono interessat­e circa 24mila aziende. Per impedire che si trasferisc­ano all’estero, sono sul tappeto diverse soluzioni, tra cui i cosiddetti patentbox, strumenti che consentono un’imposizion­e privilegia­ta, ossia più bassa, dei redditi generati dalla proprietà intellettu­ale. Le autorità cantonali dal canto loro hanno previsto di ridurre le aliquote di tassazione degli utili. Oltre ai due miliardi persi dai cantoni, alla Confederaz­ione ne verrebbe a mancare 1,1. Una sfida non da poco, ha detto Juillard, ma non bisogna esagerare: sul totale del gettito fiscale i mancati introiti rappresent­ano solo alcuni punti percentual­i. Christoph Brutschin, presidente della Conferenza dei dipartimen­ti cantonali dell’economia, ha sottolinea­to che negli ultimi otto anni il numero delle imprese straniere in Svizzera è continuato a scendere, con conseguenz­e sull’impiego. Il motivo? L’incertezza sul piano dell’imposizion­e fiscale, che ha pure tenuto lontano le aziende internazio­nali. La riforma ricrea stabilità e sicurezza: si sa nuovamente quali regole vengono applicate, ha aggiunto. Un contesto concorrenz­iale dal profilo tributario è decisivo per gli investimen­ti delle aziende: gli strumenti previsti dalla riforma rafforzano peraltro la posizione della Svizzera quale sito per le imprese innovative. Jean-Michel Cina, presidente della Conferenza dei governi cantonali, ha insistito su un punto: la Rie III ha il pregio di tutelare i posti di lavoro in Svizzera e il gettito fiscale che ne deriva.

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