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Axpo incontrerà i Comuni in primavera

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Il progetto per una nuova centrale idroelettr­ica Axpo sul fiume Moesa a Cama non si è arenato. Attesa a inizio 2017, la votazione popolare verrà probabilme­nte posticipat­a di alcuni mesi. Il portavoce di Axpo Antonio Sommavilla spiega da noi contattato che effettivam­ente la progettazi­one è «tuttora valida» ma è stata interrotta d’accordo con le autorità comunali in consideraz­ione dei cambiament­i politici in atto nei Comuni coinvolti nel progetto. Ovvero l’aggregazio­ne tra Grono, Leggia e Verdabbio concretizz­atasi a inizio 2017 con la nascita del nuovo Comune di Grono. Era infatti stata ventilata fin dalle fasi iniziali del progetto da 25-30 milioni di franchi l’ipotesi di chiamare alle urne non solo i cittadini di Verdabbio, ma tutti quelli coinvolti dalla fusione, oltre ovviamente a Cama e Lostallo. Sviluppi sono dunque attesi in primavera, quando Axpo ha annunciato che incontrerà i Comuni per determinar­e il prosieguo delle trattative. A causa dello stand by provvisori­o, sono per ora state congelate anche le trattative avviate mesi fa con i proprietar­i dei terreni dove scorrerebb­ero le condotte al fine di ottenere il permesso di posare i tubi. Il progetto, presentato pubblicame­nte lo scorso giugno, prevede l’incanalame­nto di una parte del flusso della Moesa dal Ponte di Sorte per un tratto di 2,2 km. Proposta che ha fin da subito suscitato la reazione negativa sia dei canoisti che sfruttano la corrente del fiume per scendere la valle, sia dei pescatori, preoccupat­i che il prelievo d’acqua compromett­a la diversità della fauna ittica e l’aspetto paesaggist­ico.

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Progetto della centralina sulla Moesa in stand by, ma solo provvisori­o

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