laRegione

Pericoloso e allontanat­o

- Red

Dovrà lasciare la Svizzera il 50enne italiano autore, fra le altre cose, di un ripetuto tentativo di rapina alla Posta di Melano. Il tribunale federale ha respinto (siccome “infondato”) un suo ultimo ricorso contro la decisione della Sezione della popolazion­e del Canton Ticino, che nel 2014 gli revocò il permesso di domicilio. Con questa sentenza del Tf, la decisione è definitiva e l’uomo dovrà lasciare la Svizzera.

Il 50enne faceva parte del gruppo che aveva tentato la rapina alla Posta melanese nel gennaio 2013. Un tentativo che venne sventato dalla Polizia cantonale, arrestando due pericolosi malviventi bergamasch­i di 59 e 36 anni. Il 50enne residente in Svizzera, a Lugano Besso, invece, era il basista e venne fermato in un secondo tempo. Venne poi condannato a due anni e mezzo di carcere, pena sospesa con la condiziona­le. Il guaio, per l’uomo, ai fini del permesso di domicilio, è che non si trattava del primo problema con la giustizia. Sposato con una cittadina elvetica nel 1993, e da allora residente in Svizzera, aveva già inanellato altre condanne: per violazione delle norme sulla circolazio­ne e inosservan­za dei doveri in caso di infortunio (nel 2000), e per infrazione aggravata alla legge sugli stupefacen­ti (nel 2002) fatti che comportaro­no due ammoniment­i. Il Tf nella sua sentenza riconosce al giudice cantonale un ampio potere di apprezzame­nto: l’attitudine dell’individuo, che possedeva e usava (sparò dalla finestra del balcone) una pistola Magnum calibro 22, che incorreva in ripetute violazioni di legge, lo rende pericoloso per la sicurezza della società. Nato e cresciuto, fino a 26 anni, nella vicina Italia dove pure risiedono i suoi parenti, potrà lì fare ritorno senza insorVia montabili difficoltà.

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TI-PRESS il permesso di domicilio

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