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Sébastien Reuille, il rigorista: ‘E non è il primo’

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Lugano – ‘Seba’ Reuille tocca il cielo con un dito: «Certo che ha un sapore particolar­e. Anche perché sono uno che non segna spesso – dice, ridendo –. Il primo rigore segnato in carriera? No, questo no. Ad esempio ricordo di averne già trasformat­o uno contro il Bienne».

Così hai potuto dare il tuo contributo. «Già. In una partita che è stata rocamboles­ca, con molti rischi. Ma dobbiamo soprattutt­o guardare alle cose positive, come l’essere riusciti a girare la sfida a nostro favore, tornando in vantaggio dopo essere partiti dal 2-3. Abbiamo superato bene quel momento di sbandament­o. Peccato soltanto per le reti subite: in casa non possiamo mai permetterc­i il lusso di subire più di 3 reti, altrimenti faremo sempre fatica a vincere le partite». Nelle ultime partite, insieme a Gardner e Bertaggia avete formato un quarto blocco di tutto rispetto, impiegato da Shedden con regolarità per tutti i 60’. «È vero, la nostra è una presenza continua sul ghiaccio. Con Bertaggia, poi, possiamo contare su un valore aggiunto: infatti grazie alla sua velocità mettiamo molta pressione sulla squadra avversaria. Il nostro compito principale è mettere energia in pista e nei prossimi incontri, a Zugo e a Ginevra, dobbiamo continuare su questa strada , tenendo alto questo ritmo per stancare i nostri rivali». D.N.

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