L’Assassino contro il Re per la ‘bella’
Steph Curry da una parte e LeBron James dall’altra. Basterebbe questo a rendere unica, bramata, sognata una qualsiasi partita di basket. Se poi da un lato aggiungi i vari Durant, Klay Thompson, Green, Iguodala (sponda Curry), Irving, Love, Tristan Thompson e Korver (accanto a James), l’attesa per gli appassionati di basket diventa quasi insopportabile. Il countdown è però ormai giunto al termine, perché stanotte (ore 3 in Svizzera) alla Oracle Arena di Oakland scatta una delle serie di finali Nba più attesa di sempre, che con Golden State e Cleveland metterà di fronte due delle squadre più forti di sempre. Probabilmente della storia in generale del basket nordamericano, sicuramente di quella recente, visto che per la prima volta due franchigie si sfidano nelle Finals per tre anni di fila. Nel 2015 si erano imposti i Warriors 4-2, sconfitti però nella stagione (2015/2016) del record di vittorie in regular season (73) dopo l’incredibile rimonta dei Cavaliers (da 1-3 a 4-3 nella serie). Anche quest’anno la squadra di Kerr ha dominato il campionato ed è imbattuta nei playoff (12 vittorie in altrettante partite, altro record), ma quella di Lue è la migliore per efficienza offensiva con 120,7 punti ogni 100 possessi. E poi... Poi torniamo a loro, l’Assassino con la faccia da bambino – Curry, per il viso da ragazzino e la capacità di ammazzare le partite – che sta giocando i migliori playoff della carriera a 28,6 punti di media e una leadership che gli anni passati non aveva, contro King James, che viaggia a 32,5 punti, 8 rimbalzi e 7 assist di media. Convinti a mettere la sveglia?