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Verso lo ‘Swiss Pass’ anonimo

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Il settore dei trasporti pubblici sta pensando all’introduzio­ne di uno ‘Swiss Pass’ anonimo. Una misura volta a proteggere gli utenti che non vogliono registrare i loro dati di viaggio. Nel settore dei trasporti si va nella direzione della digitalizz­azione: un esempio di questo sviluppo è l’idea di installare dei tablet nelle stazioni e alle fermate dei bus. Grazie a questo metodo i biglietti non verrebbero più stampati, ma registrati elettronic­amente su uno ‘Swiss Pass’, ha indicato la responsabi­le Ffs della divisione viaggiator­i Jeannine Pilloud in un’intervista pubblicata ieri sui quotidiani ‘Der Bund’ e ‘Tages-Anzeiger’. Per i clienti che preferisco­no non fornire i loro dati personali, il settore sta prendendo in consideraz­ione l’idea di introdurre uno ‘Swiss Pass’ anonimo. Il progetto è “molto concreto” e “lo stiamo pianifican­do”, ha anticipato la responsabi­le di Ffs viaggiator­i, tuttavia non sono ancora stati effettuati progetti pilota. Il settore sta inoltre prendendo in consideraz­ione un nuovo sistema di biglietter­ia: i viaggiator­i in futuro potranno effettuare il ‘check-in’ su un’applicazio­ne per smartphone. L’app calcola il percorso e carica automatica­mente la migliore tariffa. Tuttavia questo metodo ha dei lati negativi, tra cui l’obbligo di dover accedere in anticipo sull’app e registrare il proprio viaggio.

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