Vienna attiva i controlli pre-elettorali al Brennero
Bolzano – Domenica si vota e l’Austria riattiva un posto di controllo lungo la linea del Brennero. Un riflesso condizionato, probabilmente, determinato dalle 48 ore che mancano alle elezioni legislative. Giusto per far vedere agli elettori che non soltanto l’estrema destra sa fare la faccia cattiva con i migranti. Il cui numero non è aumentato negli ultimi tempi, tanto che la “barriera” (enormi tettoie in acciaio, container e corsie di controllo) realizzata l’anno scorso senza mai essere entrata in funzione, sembra poco più di un monito. Ma, appunto, dovendo scegliere i cittadini austriaci chi meglio li difenderà dall’invasione, occorre almeno simulare che questa sia in corso. Il numero di migranti intercettati lungo la linea del Brennero è bassissimo. Nelle stazioni di Bolzano e di Brennero, l’anno scorso ancora affollate da profughi, si vedono praticamente solo pendolari e turisti. Lo scorso novembre un giovane eritreo era morto a Bolzano nel tentativo di salire su un treno merci diretto in Austria, pochi giorni dopo in Tirolo due profughi, che si erano nascosti su un treno della cosiddetta “autostrada viaggiante”, sono stati schiacciati e uccisi da un tir in fase di scarico. Alla luce di questi fatti Vienna aveva annunciato l’intensificazione della sorveglianza sui treni. Per evitare rallentamenti del traffico internazionale durante questi controlli a campione, nella stazione ferroviaria di Seehof, sul versante austriaco del valico, è stato ora realizzato un apposito binario. Il check point sarà presentato oggi in presenza del ministro degli Interni Wolfgang Sobotka, del governatore tirolese Guenther Platter e del capo della polizia tirolese Helmut Tomac. Un occhio seguirà la “cerimonia”, l’altro i sondaggi. Che sinora danno in netto vantaggio (anche grazie alla linea dura nella questione migranti) Sebastian Kurz, il giovanissimo leader dei popolari e collega di partito di Sobotka e Platter. In una campagna elettorale iniziata ormai quasi due anni fa con il lunghissimo duello per le presidenziali tra il verde Alexander Van der Bellen e il nazionalista Norbert Hofer, il Brennero è stato un tema fisso.