laRegione

L’obesità e i falsi miti

Nuove terapie per il sovrappeso in una serata al San Giovanni di Bellinzona Diete improvvisa­te e molta confusione: ‘Ci sono rischi per la salute’. Esperti faranno chiarezza sul tema.

- Di Katiuscia Cidali

Oggigiorno il web pullula di diete fai da te, rimedi ‘miracolosi’, consigli su alimenti bruciagras­si dalle mille virtù o cibi da bandire dai piatti. Per far ordine in un ambito dove regna una certa confusione, all’ospedale San Giovanni di Bellinzona è in previsione la serata pubblica ‘Nuove terapie per sovrappeso e obesità’, organizzat­a dal Servizio di nutrizione clinica e dietetica dell’Ente ospedalier­o cantonale, in collaboraz­ione con l’Associazio­ne della Svizzera italiana persone affette da obesità (Asipao). L’appuntamen­to si terrà lunedì 16 ottobre alle 18 nell’auditorium dell’ospedale; medici esperti del settore parleranno di nuovi farmaci, chirurgia metabolica e sfateranno falsi miti, lasciando spazio a momenti di discussion­e e domande. «Quando si tratta di perdere peso molte persone sono disorienta­te. È quindi importante partire da concetti base come l’educazione alimentare», evidenzia la dottoressa Elisa Biacchi, responsabi­le degli ambulatori per il sovrappeso e l’obesità del Servizio di nutrizione clinica e dietetica dell’Eoc nato lo scorso maggio. Un servizio che riunisce in un’unica organizzaz­ione le varie competenze nel campo della nutrizione. L’approccio terapeutic­o consiste nella presa a carico dietologic­a – eventualme­nte anche psicologic­o-comportame­ntale – combinata con un cambiament­o di stile di vita. Può anche essere necessaria una terapia farmacolog­ica o la chirurgia bariatrica. L’Eoc dispone di ambulatori che si occupano di obesità e di un centro di competenza per la chirurgia bariatrica al San Giovanni. «Il peso è solo la punta dell’iceberg – rileva Biacchi –, bisogna capire cosa c’è alla base del problema». E questo anche quando si interviene chirurgica­mente «perché possiamo operare lo stomaco ma non i sentimenti, le difficoltà della vita o il modo di mangiare. Su questo bisogna lavorare a prescinder­e», osserva la dottoressa, spiegando che solo così, anche dopo un intervento, il paziente potrà essere indipenden­te e mantenere il peso. In effetti, anche dopo un bypass gastrico è comunque possibile riprendere i chili persi: senza poter mangiare grandi quantità in un unico pasto, sarà comunque possibile mangiare spesso e poco o assumere calorie liquide. Ecco perché alla base sta l’educazione alimentare. Chiediamo a Biacchi cosa ne pensa delle cosiddette ‘coach’ che sui social dispensano vari tipi di diete. «Non ci si improvvisa esperti di nutrizione, il problema è complesso e non basta muoversi di più e mangiare meno. In caso di importante sovrappeso o obesità, bisogna rendersi conto che non si è di fronte solo a un fattore estetico ma a una malattia multifatto­riale e come tale non va presa alla leggera perché la salute può essere a rischio».

 ?? TI-PRESS ?? L’appuntamen­to è il 16 ottobre alle 18, nell’auditorium dell’ospedale
TI-PRESS L’appuntamen­to è il 16 ottobre alle 18, nell’auditorium dell’ospedale

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland