Donne vestite alla Züst
A metà dell’Ottocento esplose a Parigi l’Haute Couture dello stilista britannico Charles Frederick Worth, subito amplificata e diffusa dai primi Grand Magasins che spopolano nelle principali metropoli europee. Un cambio di paradigma nella storia del costume femminile in Europa: grazie a queste offerte di abbigliamento molto differenziate per il pubblico femminile, l’“essere alla moda” diventa un imperativo condiviso dalle donne di pressoché tutti i ceti sociali. È a questa rivoluzione che la Pinacoteca Züst di Rancate dedica l’esposizione ‘Divina creatura’ con una sessantina tra sculture e dipinti alla quale si aggiunge una sequenza di ventagli d’autore – dipinti cioè da grandi artisti, spesso i medesimi che ritraevano le “belle Signore” – e alcuni abiti d’epoca. È soprattutto attraverso il ritratto su commissione che è possibile seguire le rapide e sorprendenti evoluzioni dell’abbigliamento femminile: spesso i modelli sono rappresentati da donne simbolo, a cominciare dalla regina d’Italia, Margherita di Savoia, o da figure appartenenti all’aristocrazia internazionale distinte grazie alla propria eleganza, come la contessa Carolina Maraini Sommaruga. Alla Pinacoteca Züst è esposto un suo celebre ritratto firmato da Vittorio Corcos e troviamo anche una ricostruzione della sua casa con mobili e quadri a lei appartenuti. Tra gli artisti esposti, troviamo Domenico e Gerolamo Induno, Mosè Bianchi, Giovanni Boldini, Troubetzkoy, Giacomo Grosso, oltre ai ticinesi Antonio Ciseri, Luigi Rossi e Adolfo Feragutti Visconti. La mostra ‘Divina creatura: la donna e la moda nelle arti del secondo Ottocento’, curata da Mariangela Agliati Ruggia, Sergio Rebora e Marialuisa Rizzini, resterà aperta fino al prossimo 28 gennaio. Info: www.ti.ch/zuest.