‘Controlli intensificati, ma si può e si deve fare di più’
Pur non avendo preso la parola, molti erano presenti venerdì sera a Roveredo. Parliamo degli amministratori comunali (sindaci e municipali) sempre più confrontati, nel loro ‘piccolo’, col problema delle società fittizie laddove lasciano sul territorio debiti che nessuno mai coprirà. Tra il pubblico anche il presidente della Regione Moesa e sindaco di Grono, Samuele Censi, che ha preferito ascoltare senza intervenire: «Si tratta di un problema – ci spiega – che stiamo già affrontando nei Comuni in stretto contatto col Cantone». Risultati? «Bisognerà migliore la collaborazione fra i diversi uffici cantonali interessati dal fenomeno. Non è infatti più possibile lavorare a compartimenti stagni. Riteniamo che lo scambio di informazioni sia fondamentale per migliorare il ruolo di vigilanza». È pur vero – aggiunge Censi – che nell’ultimo anno i controlli nei Comuni si sono intensificati: «Le segnalazioni non sono mancate e il contatto con gli uffici cantonali è migliorato. Ma siamo consci che si può e si deve fare ancora di più». In che modo? «Vogliamo guardarci in faccia e discutere apertamente: con il consigliere di Stato Parolini ci siamo promessi che andrà fatto a breve un incontro tra amministratori comunali e Dipartimento», responsabile dell’Ispettorato del registro fondiario e registro di commercio e dell’Ufficio per l’industria, arti e mestieri e lavoro. A prendere la parola, venerdì, è stato il deputato Rodolfo Fasani assicurando l’impegno dei granconsiglieri nel prendere a cuore la richiesta d’aiuto moesana: una prima occasione è data dalla seduta parlamentare di questa settimana, durante la quale potrebbe essere dato spazio al tema. MA.MO.