Passi avanti ma non si decide
Lo dichiarano le Ferrovie a seguito di colloqui avvenuti ieri sul futuro delle Officine di Bellinzona Più prudente il sindaco Branda: ‘Si cerca una soluzione che garantisca il mantenimento a lungo termine in città o nella regione di un importante impianto
Al termine di due incontri ieri con Cantone e Città, le Ffs spiegano che l’obiettivo condiviso è il trasferimento delle Officine nel Bellinzonese. Consiglio di Stato e Comune ancora prudenti.
«Remiamo tutti nella stessa direzione al fine di trovare la miglior soluzione possibile per le Officine. Obiettivo comune è quello di dislocarle nella regione del Bellinzonese, garantendo così un futuro allo stabilimento». Lo assicura il portavoce delle Ferrovie federali Patrick Walser da noi contattato al termine di un intenso pomeriggio durante il quale i vertici delle Ffs hanno incontrato dapprima rappresentanti del Consiglio di Stato e della Città e, successivamente, una delegazione della Commissione della gestione assieme ai ministri Zali e Vitta. Con “tutti”, precisa Walter, s’intendono i tre attori coinvolti: Cantone, Città e Ffs. I passeggeri dell’operazione sono dunque a bordo e il viaggio verso il futuro delle Officine è iniziato (e probabilmente a buon punto), ma la meta precisa non è ancora stata decisa. Abbiamo però riferito a più riprese che secondo nostre fonti l’ipotesi più plausibile sarebbe quella di costruire lo stabilimento nella zona industriale di Castione. Ieri tra le mura di Palazzo delle Orsoline si è parlato anche di cifre e di occupazione, ma Walser aggiunge che per il momento è prematuro parlarne. «Ci sono ancora tanti passi da fare». Ciò che sottolinea anche il sindaco di Bellinzona Mario Branda, presente ieri a uno degli incontri assieme al collega di Municipio Simone Gianini. «Oggi (ieri, ndr.) sono stati compiuti passi avanti ma c’è ancora diversa strada da percorrere», ci risponde Branda. A proposito dell’obiettivo comune, il sindaco non si sbilancia sull’ipotesi trasferimento e corregge il tiro delle Ffs. «Obiettivo comune è quello di arrivare a una soluzione condivisa che garantisca il mantenimento di un importante impianto industriale a Bellinzona o nel Bellinzonese sul lungo termine». Dal canto suo il consigliere di Stato Christian Vitta spiega a ‘laRegione’ che l’ipotesi trasferimento «è in fase di approfondimento ed è sicuramente seria». I «diversi punti che vanno ancora chiariti» di cui ci riferisce Branda, dovrebbero venire risolti nel corso di alcune riunioni previste nei prossimi mesi. Quella decisiva – da cui dovrebbe emergere dove e come le Officine continueranno a vivere – è prevista nel mese di dicembre. La decisione, dunque, per ora non c’è, ma le parti hanno come obiettivo di prenderla entro fine anno.
Gestione: ‘Prime risposte ottenute’
Costruttivo, sottolinea Walser, anche l’incontro con la Gestione. Come viene ricordato in un comunicato diffuso ieri sera, la riunione era stata chiesta dalla Commissione nell’ambito del processo di analisi dell’iniziativa popolare ‘Giù le mani dalle Officine’, che nel 2008 aveva raccolto 15mila firme per poi essere congelata e, lo scorso anno, riattivata. “I vertici di Ffs hanno fornito una prima serie di risposte alle domande formulate dai commissari e presentato in modo approfondito gli scenari ipotizzati per il futuro delle Officine”. In particolare sa-
rebbero stati forniti dettagli sull’ipotesi trasferimento. La presidente della Gestione Pelin Kandemir Bordoli da noi contattata aggiunge che è stato confermato l’auspicio di dare continuità all’attività industriale in Ticino, in collaborazione con le autorità del Cantone e della Città di Bellinzona. Altre risposte sono attese prossimamente. Quelle ricevute
finora «ci permettono di avere le informazioni necessarie per poter continuare il lavoro», sottolinea Kandemir Bordoli. Le Ffs hanno pure spiegato che anche il Centro di competenza sulla mobilità sostenibile e ferroviaria sarà un elemento importante in ottica futura. All’incontro, oltre ai consiglieri di Stato Claudio Zali e Christian Vitta e a capo
della Divisione dell’economia Stefano Rizzi, ha partecipato una delegazione della direzione generale di Ffs composta da Jürg Stöckli, direttore della Divisione immobili, Markus Blass, responsabile delle officine di manutenzione pesante, Flavio Crivelli, coordinatore Ffs per la regione Sud e Ferruccio Bianchi, responsabile degli stabilimenti.