‘Entri ad Airolo se spendi’ Proposta Ghisolfi anti-code
Entrare in autostrada ad Airolo – per affrontare così il tunnel del Gottardo senza aver fatto code chilometriche lungo l’A2 – mostrando all’addetto alla barriera una ricevuta che attesti di aver consumato un pasto o fatto acquisti in un villaggio della Leventina per almeno 40 franchi. Così facendo l’automobilista in transito si sarà rifocillato favorendo un esercizio pubblico o un negozio locale, e avrà evitato di trascorrere più ore fermo in colonna diretto verso il portale sud. È la proposta fatta ieri dalla granconsigliera Ppd Nadia Ghisolfi tramite una mozione presentata in parlamento. Una soluzione invero non nuova, poiché già applicata in territorio urano a Göschenen, dove in presenza di tempi d’attesa sull’A2 di almeno un’ora, è sufficiente mostrare uno scontrino con 25 franchi spesi in pasti o acquisti per poter rientrare in autostrada poco prima della galleria. Tuttavia la barriera viene alzata solo quando la strada del Passo è chiusa (sotto Pasqua) e una sola volta ogni ora, ciò che rende il metodo anti-code attrattivo ma non troppo. Ma come nel Canton Uri – scriveva nel 2012 il portale Ticinonline – anche ad Airolo è possibile, da Pasqua fino all’apertura del Passo verso metà maggio, usufruire dell’entrata in direzione nord. «Da 30 anni abbiamo clienti che arrivano con i bus dall’Alsazia – raccontava l’allora gerente dell’hotel-ristorante Forni di Airolo – cui abbiamo consigliato di mostrare la fattura agli uomini della Securitas una volta giunti all’entrata autostradale. E funziona. I nostri clienti, specie quelli più fedeli, possono passare. Secondo me, è il miglior sistema». Le entrate di Airolo e Göschenen, ricordiamo, in presenza di forte traffico autostradale vengono chiuse per evitare che i veicoli di vacanzieri e pendolari intasino le rispettive strade cantonali senza ‘raccogliere’
nulla sul territorio e lasciandovi solo rumore e gas di scarico. Quanto alla gestione della barriera, Ghisolfi ritiene che il Consiglio di Stato possa valutare se sia meglio il rilascio di una ricevuta elettronica, o l’impiego di personale per la verifica delle spese. Anche l’ammontare di spesa per persona – aggiunge – potrebbe essere rivisto verso l’alto o verso il basso a dipendenza delle valutazioni di pertinenza governativa. “D’estate – evidenzia peraltro la granconsigliera riservando attenzione anche agli automobilisti ticinesi – è diventato impossibile utilizzare l’autostrada per raggiungere l’alta Leventina, essendo il rischio di rimanere fermi alla Biaschina o prima dell’uscita di Airolo decisamente troppo elevato”. Molti automobilisti si riversano così sulle strade cantonali intasandole: “E alla Leventina non restano che il traffico e lo smog!”.