Le opinioni
pericoli derivanti dalla minaccia di una guerra nucleare o dal crescente inquinamento ecologico. Sono di recente attualità le manovre irresponsabili e guerrafondaie del dittatore della Corea del Nord, cui vuole far fronte in modo poco ortodosso il presidente americano Trump, dall’alto del suo narcisismo e del suo egocentrismo. Il quale, per quanto attiene al problema ecologico, e a dimostrazione della sua preoccupante inaffidabilità già da un profilo democratico, intende denunciare l’accordo parigino del dicembre 2015 sul clima, primo sostanziale seppur parziale passo collettivo a livello mondiale, sottoscritto da 195 Stati. Nel contempo Trump promuove la produzione di energia tramite il carbone, altamente inquinante, per soddisfare interessi economici settoriali. Tutto questo ci concerne, poiché coinvolge tutto il globo. Così come ci coinvolge, anche se in modo meno drammatico che in altre parti, la crisi economico-finanziaria, che vede i ricchi divenire sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri. Sommando tutti questi rischi, ben si può parlare di crisi culturale, o di civiltà, se cultura significa tra l’altro farsi carico di tutti i problemi concernenti ogni aspetto della vita sociale e collettiva. In questo contesto, è opportuno concludere riandando al dualismo sopra illustrato tra globalizzazione e patriottismo, per constatare che la prima è una realtà innegabile, che si può fronteggiare, nel contesto di una adeguata coscienza collettiva, soprattutto con un richiamo ai patrimoni culturali locali e nazionali. Occorre contemperare le due componenti. E ciò può avvenire solo se la seconda viene interpretata in modo non chiuso e settario (come invece avviene politicamente anche da noi, da parte dell’Udc a livello nazionale e della Lega a livello cantonale), ma in modo aperto, manifestando disponibilità per tutti gli apporti costruttivi, da qualsiasi parte provengano. Solo arricchendo i nostri valori con quelli degni di accoglimento che giungono dall’esterno, in una concezione multiculturale, si può contribuire ad affrontare le grandi sfide impegnative che si prospettano nel futuro, anche immediato.