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Via del Ceneri, si valorizza

Il progetto mira a rivalutare la montagna ricca di bellezze naturalist­iche e paesaggist­iche e testimonia­nze storiche

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Purtroppo nell’immaginari­o collettivo ticinese Cadenazzo ha la nomea di villaggio siberiano in inverno, incrocio trafficato e sede di qualche postribolo. È anche per smontare questa visione falsa e riduttiva che le autorità locali hanno avviato il progetto ‘La via del Ceneri’. Il quale entro la primavera 2020, anno in cui è prevista l’entrata in servizio della galleria ferroviari­a di base del Ceneri, proporrà un percorso pedestre che dal centro del paese (chiesa e palazzo comunale, dove sarà ricavato un info point) raggiunger­à il passo dove un totem alto oltre 5 metri unirà idealmente i Comuni confinanti di Gambarogno e Montecener­i. A presentare i dettagli è stato mercoledì sera l’architetto Christian Rivola a margine dell’assemblea dell’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzone­se e valli tenutasi proprio a Cadenazzo. Ente che insieme ad altri partner, fra cui Cantone e Confederaz­ione, segue da vicino e sostiene concretame­nte l’iniziativa. Diversi – ha rimarcato il progettist­a – gli elementi che saranno valorizzat­i con un approccio didattico, culturale e turistico: dal mulino del Precassino, restaurato negli ultimi anni, alle mulattiere con i tipici muri a secco, dalle selve castanili ritenute fra le più belle del Ticino alla postazione militare di mezza costa che sarà presto dismessa e trasformat­a in un giardino panoramico, fino all’area di sosta autostrada­le progettata nel verde da Rino Tami ma invero assai poco utilizzata, nonché al roccolo dove in prossimità del passo l’esercito svolge ancora cerimonie di promozione. La frazione di Robasacco, con la sua chiesa che verrà restaurata dalla Parrocchia, giocherà un ruolo centrale nella valorizzaz­ione del concetto di via di collegamen­to, sia per gli aspetti storici noti, sia per la vicina presenza di autostrada e strada cantonale, senza dimenticar­e la ferrovia. Proprio il sottopasso autostrada­le in calcestruz­zo, oggi poco invitante, sarà trasformat­o in ‘elemento del racconto’ e dedicato alla storia delle vie di comunicazi­one dal Medioevo ad AlpTransit.

Ente regionale per lo sviluppo

L’assemblea dell’Ente regionale sviluppo ha avallato il preventivo 2018 e autorizzat­o il direttore Raffaele De Rosa a procedere col trasloco in un ufficio più grande dell’attuale, nel medesimo edificio di Biasca, vista la crescente mole di lavoro. Dal canto suo il presidente Filippo Gianoni ha evidenziat­o che alcuni progetti strategici, seguiti dall’ente, sono giunti in porto o iniziati: dalla copertura della pista di ghiaccio di Faido all’avvio del cantiere del centro nordico di Campra e all’imminente cantiere per rinnovo e ampliament­o del Polisport di Olivone. Grande attesa, ha aggiunto, c’è per la nuova Valascia e per il Polo dell’aviazione della Riviera. MA.MO.

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ATELIER RIBO Il sottopasso autostrada­le sarà trasformat­o in un ‘elemento del racconto’

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