Bruciando California
New York – L’incendio che devasta la California da giorni è arrivato a lambire i quartieri ricchi di Los Angeles. I giornali parlano di “inferno di fuoco” e le autorità hanno disposto l’evacuazione di almeno 200mila residenti. Brucia Bel Air, quartiere delle celebrità. Le fiamme minacciano il centro Getty, uno dei cui musei è stato chiuso per evitare che il fumo arrivi a danneggiare le opere d’arte. Bruciano le colline intorno all’Interstate 405, una delle principali arterie di Los Angeles, anch’essa chiusa per facilitare il lavoro dei vigili del fuoco. Drammatica anche la situazione nella contea di Ventura, dove si è sviluppato il primo rogo e dove le fiamme hanno raggiunto l’oceano. I cinque focolai sono alimentati sia dal terreno arido sia dai venti forti. I vigili del fuoco hanno dovuto ammettere che non riescono a contenere alcuni dei roghi. “Le prospettive per un contenimento non sono buone – ha sottolineato Mark Lorenzen – madre natura deciderà quando potremo”. L’incendio a Ventura ha sviluppato una colonna di fumo tale da essere stata ripresa da un satellite della Nasa nello spazio. Difficile anche l’impiego di mezzi aerei a causa delle condizioni climatiche. Una tempesta perfetta, quindi, che sta provocando un inferno in uno Stato che ancora si lecca le ferite per gli incendi scoppiati solo qualche settimana fa più a nord, nella Napa Valley, la zona del vino. In quel caso persero la vita oltre 40 persone. Fino a ieri non erano segnalate vittime, ma quasi 35mila ettari di terreno sono completamente andati in fumo e oltre 150 strutture distrutte. Secondo le autorità la stima è per difetto perché al momento è impossibile una valutazione dei danni.