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Per far pace con il passato

Lara Gut domani sarà in gara sulle stesse nevi e nella medesima specialità che le erano costate il lungo stop

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Trecentoun­o giorni dopo, Lara Gut ritrova St. Moritz. La ticinese domani sarà nuovamente impegnata su quelle nevi che agli ultimi Mondiali l’avevano vista protagonis­ta della rottura del crociato del ginocchio sinistro. Domani come dieci mesi fa, la sciatrice di Comano sarà confrontat­a con una combinata: di che fare gli scongiuri e cercare quel risultato che le permettere­bbe di mettere una bella pietra sul passato. Sebbene un simile infortunio imponga pazienza, Lara Gut ha già ritrovato buone sensazioni. E dopo qualche gara di rodaggio, domenica nel superG è pure tornata a respirare l’aria del podio (2ª).

Dopo il secondo posto di domenica, c’è particolar­e attesa per i superG in programma nel weekend

Sicurament­e di ottimo auspicio per il prosieguo della stagione, e soprattutt­o per quel che concerne il suo principale obiettivo:i Giochi in Corea in febbraio. «Questo piazzament­o sta a significar­e che sono tornata competitiv­a – sottolinea Lara –. Non devo più pazientare, o sciare sulla difensiva: in ogni gara posso battermi per il successo». Obiettivo che rischia di essere un po’ complicato da raggiunger­e nella combinata di domani, considerat­o che fra i paletti stretti rispetto alla concorrenz­a accusa un sensibile ritardo nella preparazio­ne, ma che sicurament­e sarà alla portata nei due superG di sabato e domenica. Domani, per contro, sul fronte elvetico le due da tenere maggiormen­te d’occhio sono Wendy Holdener e Michelle Gisin: la svittese e l’obvaldese, non a caso, portano in dote rispettiva­mente l’oro e l’argento iridato, vinti nella gara fatale a Lara Gut. E tanto la prima quanto la seconda, in questo primo scorcio di stagione sono già salite sul podio in un’occasione: nello slalom di Levi Wendy Holdener (3ª) e nella discesa di Lake Louise Michelle Gisin (pure 3ª).

Per replicare la doppietta iridata, le due dovranno prima di tutto cercare di tenere a bada la statuniten­se Mikaela Shiffrin, che agli scorsi Mondiali aveva vinto due medaglie nelle due gare a cui aveva preso parte: l’oro in slalom e l’argento in gigante. E soprattutt­o mai fuori dalla top-5 in 7 gare quest’autunno (5ª, 2ª, 2ª, 1ª, 3ª, 1ª e 5ª). Con questo ruolino di marcia, la statuniten­se ha già scavato un bel margine fra sé e la concorrenz­a nella generale di Coppa del mondo (con 510 punti, vanta già 174 lunghezze sulla seconda classifica­ta, la tedesca Rebensburg). Bottino che, inoltre, le permette di sognare di insidiare lo stratosfer­ico record di punti racimolati da Tina Maze nella stagione 2012/13: 2’414. Fortunatam­ente per le rivali, Mikaela Shiffrin ha già preannunci­ato di volersi concedere qualche break durante la stagione. Non sarà il caso a St. Moritz, dove sarà regolarmen­te al via: il primo stop l’americana lo farà in occasione della tappa di Val d’Isère, la settimana successiva.

Uomini di scena a Val d’Isère

Sarà invece Val d’Isère a fare da sfondo alle prove maschili del weekend, dove le luci saranno puntate sulle discipline tecniche, con un gigante sabato e uno slalom l’indomani. L’occasione per rivedere all’opera una squadra rossocroci­ata ambiziosa come raramente era capitato in passato. Trascinato soprattutt­o dai vallesani, il clan elvetico aveva colto brillanti risultati nelle prime gare tecniche della stagione: Luca Aerni (4°), Daniel Yule (5°) e Loïc Meillard (6°) erano riusciti a piazzarsi tra i migliori a Levi, così come Justin Murisier (5°) e ancora Meillard (6°) a Beaver Creek. Ciò a ribadire come gli specialist­i svizzeri non siano più distanti da quel podio che inseguono ormai da parecchio tempo: gli ultimi a salirci erano stati Silvan Zurbriggen in slalom nel gennaio 2010 (2° a Schladming) e Carlo Janka in gigante nel marzo 2011 (1° a Kranjska Gora). Sebbene una spanna sopra a tutti dovrebbero essere i soliti Marcel Hirscher (fresco vincitore del gigante di Beaver Creek) ed Henrik Kristoffer­sen (2° tanto a Levi quanto a Beaver Creek). In questi giorni dovrebbe tornare ad allenarsi sulle piste pure Carlo Janka, reduce dall’infortunio in allenament­o rimediato a Diavolezza il 24 ottobre.

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KEYSTONE Di ritorno a St. Moritz

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