Ferrovia Mendrisio Varese: finalmente
Finalmente dopo 30 anni d’attesa, i più noti sono però gli ultimi persi per i problemi di deposito del materiale di scavo del tratto italiano contente tracce d’arsenico, e la decisione di cambiare impresa da parte del committente. Effettivamente l’idea per il collegamento era stata presentata nel novembre 1987 nello studio “Ata Ticino 2001 – Una concezione di mobilità ecologica”, elaborato da Paul Roman, Fabio Giacomazzi, Lorenzo Custer, Fabio Janner e Paolo Rossi. Erano tempi quando in Ticino non c’era ancora l’orario cadenzato e il Cantone per il traffico ferroviario non muoveva una virgola lasciando tutto alle Ffs e Confederazione, se non per due linee a scartamento ridotto sopravvissute ai tagli degli anni 60. La Legge sui trasporti pubblici è del 1995 nata da una iniziativa parlamentare dell’allora segretario Ata P. Rossi. Con lo studio “Ticino 2001” l’Ata proponeva un sistema di trasporto pubblico basato sul concetto di SBahn degli agglomerati d’oltregottardo, a complemento di una nuova organizzazione del trasporto su gomma in tutto il Cantone anticipando concetti come Città Ticino. Anche l’orario cadenzato sulla rete ferroviaria ticinese fu proposto dall’Ata nel 1989 su uno studio di Gabriele Pellandini. Per la Ferrovia Mendrisio Varese (Fmv) si proponeva esattamente il tracciato realizzato, si suggeriva di riservare gli spazi nell’ambito di quello che veniva definito lo scolmatore della N2 cioè l’autostrada Mendrisio Stabio (A394) ancora oggi anacronistica rivendicazione del Cantone, fortunatamente rimasta parzialmente nei cassetti ma che ha già causato due nuove edizioni dello svincolo di Mendrisio l’ultimo “extralarge” da 100 mio appena terminato. In un Cantone autocentrico che ha scoperto troppo tardi l’importanza del trasporto pubblico ci vollero 15 anni per vedere la proposta Ata finalmente adottata dal CdS nel Piano Direttore. Le Camere Federali approvarono il finanziamento nel 2006 assieme al passante di Zurigo da 2 miliardi (in esercizio da un paio d’anni) e la Cornavin Eaux-Vives Annemasse. Nel 2005 rispettivamente 2007 il GC approvò prima il credito di progettazione poi i 70 mio a carico del Cantone per la realizzazione della nuova tratta che avrebbe dovuto andare in esercizio nel 2010. Siamo nel 2018, meglio tardi che mai, la Fmv rappresenta una grande opportunità che ci collega direttamente con una Provincia popolosa e industriosa come quella di Varese che con i suoi quasi 900mila abitanti è quasi tre volte il nostro Cantone, area alla quale eravamo collegati più male che bene molto su strada e poco o nulla con il trasporto pubblico. Occorrerà aumentare le cadenze, il collegamento ogni 2 ore per la Malpensa è chiaramente insufficiente. Per il nostro Cantone in parallelo alle opere ferroviarie come la Fmv andrà potenziata l’offerta di mezzi di trasporto sia su ferro che su gomma con obiettivi di cadenze di 15 minuti tra i centri compreso il collegamento diretto Locarno Lugano disponibile dal 2020 via Galleria Base Ceneri (Gbc). Cadenze di 15 minuti sono offerte da tempo nelle reti SBahn svizzere e previste a livello di diretti Interregio tra le grandi città dell’altopiano. Inutile chiamare la nostra ferrovia regionale Metro Ticino se si circola ogni mezzora. Occorrerà investire in più elettrotreni, autobus, ulteriori fermate sulla rete Tilo e corsie preferenziali per bus. Siamo ancora lontani dall’obiettivo come possiamo constatare dai quotidiani ingorghi. L’obiettivo di 7’000 passeggeri al giorno sulla Fmv dovrà e potrà essere raggiunto rapidamente solo se parallelamente non si apriranno nuove vie al traffico individuale motorizzato (vedi autostrade e nuovi posteggi e autosili negli agglomerati) evitando gli errori del passato come dimostrato con il Pvp Luganese che ha evidenziato che il 65% del traffico automobilistico che entra in centro ha un posteggio gratis. Con la Fmv, la Gbc, il raddoppio del binario sul Piano di Magadino e il terzo binario tra Bellinzona Giubiasco avremo a breve un’ottima infrastruttura che andrà sfruttata appieno: è ora di passare dalle parole ai fatti.