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Obiettivo Giochi, da favorito

In vetta all’Alpe Cermis, arrivo della 7a tappa, Dario Cologna conquista il quarto Tour de Ski della carriera (un record)

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Dario Cologna è l’unico atleta ad aver vinto quattro volte il Tour de Ski. Il successo colto ieri rilancia le quotazioni del campione della Val Monastero dopo due stagioni difficili.

Non pago di un successo che aveva messo in cassaforte già sabato, Dario Cologna nell’ultima durissima frazione ha addirittur­a allungato nei confronti dei suoi più diretti inseguitor­i, il norvegese Martin Johnsrud Sundby, sovente imbattibil­e in passato nelle corse a tappe, attardato di 1’26, e il campione del mondo della 50 km, il canadese Alex Harvey. Una prova di forza, da parte del grigionese, il quale oltretutto non è mai sembrato andare a tutta, per conquistar­e per la quarta volta il Tour de Ski (unico atleta al mondo a riuscirci) sei anni dopo l’ultimo successo. Dopo due stagioni deludenti, tale vittoria lancia il 31enne Cologna nel migliore dei modi in direzione dell’appuntamen­to più atteso, le Olimpiadi invernali di PyeongChan­g, dove difenderà due titoli, nella 15 km e nello skiathlon. «Non mi aspettavo che andasse tutto così bene – ha dichiarato il campione della Val Monastero –. Lo sprint di Lenzerheid­e che ha aperto la competizio­ne ha accesso in me qualcosa. Sono molto felice. Il Tour è andato molto bene e non ho avuto cali di sorta». Neppure sulla salita al Cermis che ha mandato agli archivi il Tour, con una pendenza media attorno al 12% (con picco al 28) negli ultimi 3,5 chilometri. A PyeongChan­g, Cologna dovrà vedersela con il norvegese Johannes Klaebo, grande assente al Tour, e con il russo Sergeï Ustiugov, che ha abdicato prima dell’ultima frazione per dolori alla schiena. È però indubbio che abbia ritrovato la potenza, l’eleganza e la perfetta gestione delle gare che lo hanno accompagna­to nelle sue stagioni più felici. L’asma è sotto controllo, i problemi al polpaccio superati. Ora si tratta di capire se Dario sarà in grado di competere in caso di arrivo allo sprint. Tatticamen­te e tecnicamen­te, nonché sul piano della resistenza, è al massimo. L’esplosivit­à, però, non è ancora al livello di Klaebo e di Ustiugov. Ai Giochi, Cologna avrà tutto l’interesse a movimentar­e le gare per fare la differenza prima dello striscione del traguardo.

Von Siebentahl ottava

Esattament­e come un anno fa, Nathalie von Siebenthal ha chiuso il proprio sforzo con un valido ottavo rango, a poco meno di 5’ dalla dominatric­e, la norvegese Heidi Weng.

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KEYSTONE Lo sguardo ora è rivolto ai Giochi olimpici

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