Locarnese di pesca, aumentano i proseliti
Un 2017 intenso per la società Locarnese acquicoltura e pesca, che ha visto aumentare i propri soci (349 in totale, 55 unità in più). Il rapporto illustrato in assemblea dal presidente Claudio Jelmoni riferisce di una partecipazione importante alle attività della Ftap (Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca) con oltre 650 ore fornite e quasi 5’400 km percorsi. In merito all’attività svolta, il 25 febbraio sono stati posati gli alberi di Natale sul lungolago di Ascona (zona Moscia): 200 piante che permetteranno al pesce persico di depositare le uova. Domenica 24 aprile più di 30 giovani hanno partecipato alla giornata di introduzione alla pesca al campeggio Delta di Locarno, mentre sabato 26 agosto, per la Giornata svizzera della pesca, la “Locarnese” ha portato in barca neofiti ed esperti per condividere i segreti del mestiere. Studi sulla Maggia e statistiche sul pescato hanno riguardato il calo della trota fario; altri studi sul Lago Maggiore, invece, i pericoli del pesce siluro e degli uccelli ittiofagi. In difesa della pescosità sono in consultazione bandite di pesca e rinaturazioni (sull’arco di 10 anni). Un progetto di Pippo Gianoni è incentrato sulla protezione e la rinaturazione del Lago Maggiore. Inoltre, a maggio si sono tenuti a Solduno i festeggiamenti dei 120 anni. Quanto alle attività in seno a Ftap e Fsp (Federazione svizzera), si è parlato di concessioni idroelettriche, del risanamento dei corsi d’acqua e di uccelli ittiofagi (dagli studi sul contenuto stomacale dei cormorani del Verbano, il pesce maggiormente predato è il gardon, seguito da agone e bottatrice). Per il 2018 è prevista l’aggiunta di un corso di pesca il mercoledì pomeriggio, per facilitare la partecipazione del corso SaNa. Sul tema Parco nazionale del Locarnese, dalla Ftap giungono conferme sulla salvaguardia del territorio dedicato alla pesca; la stessa Ftap e le società s’incontreranno in primavera con i promotori del progetto. Nell’assemblea della Fsp del 10 giugno le tematiche trattate a livello federale sono state la maggiore apertura alla trota iridea, “Energia 2050”, la mozione Regazzi e iniziative popolari per l’acqua potabile pulita e contro i pesticidi. Per concludere, il pesce dell’anno 2017 è stato la lampreda comune.