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Bene il legame con il Tram-Treno, male il proseguime­nto a sud dopo il 2050

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«Decisament­e positivo l’inseriment­o nel sistema di Tram-Treno, ma è purtroppo negativo il fatto dell’ampliament­o a sud di Lugano solo dopo il 2050, tempi lunghi, per non dire biblici». Così, ieri, il sindaco di Lugano Marco Borradori ha riassunto la posizione della Città in merito alla procedura di consultazi­one sulla fase di ampliament­o dell’infrastrut­tura ferroviari­a 2030/35. Insomma, la posizione di Lugano ricalca quella manifestat­a dall’Associazio­ne Pro Gottardo. E nella lettera inviata al Consiglio federale sostiene a spada tratta il collegamen­to di AlpTransit fino al confine nazionale. Altrimenti, ha proseguito il sindaco, «verrebbe meno l’esito della consultazi­one nazionale che ha deciso il trasferime­nto del traffico pesante dalla strada alla ferrovia». Di più. Il rinvio a dopo il 2050 del completame­nto di AlpTransit, secondo la Città, è incompatib­ile con le esigenze di sviluppo del cantone, di Lugano e degli agglomerat­i urbani attraversa­ti dall’asse ferroviari­o mettendo a repentagli­o la crescita socio-economica, la qualità di vita e la competitiv­ità territoria­le. Sì, perché il contesto in cui opera il Ticino, e in particolar­e il Sottocener­i, è quello dell’area metropolit­ana milanese con un bacino di 7,5 milioni di persone, dove la componente transfront­aliera è significat­iva e origina un numero significat­ivo di tappe di trasporto (con circa 65’000 pendolari frontalier­i che varcano ogni giorno il confine per lavorare), a cui si aggiunge l’elevata mobilità interna. Non solo. Questi spostament­i aumenteran­no, generando la necessità di ampliare l’offerta di trasporto, già al limite della capacità e messa ulteriorme­nte sotto pressione con l’entrata in esercizio della galleria di base del Ceneri. Solo aumentando la capacità del trasporto pubblico è possibile ridurre le ripercussi­oni a livello ambientale. L’accelerazi­one delle tempistich­e di esecuzione dell’opera è necessaria anche perché raddoppier­à il canale di Suez e i porti liguri di Savona, Genova e La Spezia verranno ampliati, con l’effetto di incrementa­re il numero di merci trasportat­e lungo l’asse NordSud, su gomma e su rotaia.

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TI-PRESS Il sindaco Marco Borradori

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