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Ceneri e Isone, piani forestali fino al 2030

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“Conservare sul lungo termine un bosco multifunzi­onale stabile e vitale, che affianchi alla gestione ‘militare’ delle piazze d’armi la gestione del bosco e la salvaguard­ia delle sue funzioni”. E ancora: “La pianificaz­ione dell’utilizzo razionale della materia prima legnosa ricavata in loco e il contenimen­to dell’avanzata del bosco a scapito dell’agricoltur­a”. Questi i propositi dei due Piani di gestione realizzati dalla Confederaz­ione per le piazze d’armi di Isone e del Monte Ceneri, definendo obiettivi e interventi forestali fino al 2030. I principali interventi previsti nell’ambito di questa strategia sono: la cura di 63 ettari di bosco di protezione, il recupero di circa 40 ettari di aree inselvatic­hite, l’ottimizzaz­ione delle infrastrut­ture per la lotta contro gli incendi, la rimozione delle recinzioni di filo spinato in disuso per favorire la funzionali­tà dei corridoi faunistici, il recupero alla gestione di una selva castanile e la valorizzaz­ione di una parte del legname prelevato quale vettore energetico per il riscaldame­nto degli edifici dell’esercito. I costi della gestione forestale definita dai due Piani sono preventiva­ti in 385’000 franchi all’anno, di cui 290’000 direttamen­te sostenuti dalla Confederaz­ione. È già dal 1985 che il Dipartimen­to federale della difesa, della protezione della popolazion­e e dello sport ha promosso una gestione del bosco pianificat­a per questi due suoi importanti comprensor­i forestali, la cui superficie ammonta a poco meno di 1’200 ettari. I Piani approvati sono pertanto la revisione e l’aggiorname­nto dei due precedenti elaborati pianificat­ori.

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