Scalo, sviluppo strategico da aggiornare
Un paio di domande specifiche inerenti al credito da sei milioni di franchi relativo alla realizzazione dei due hangar all’aeroporto di Lugano-Agno. Un credito che è però inserito nel messaggio municipale da venti milioni, sempre sullo scalo. Rispetto invece alla seconda parte del messaggio, relativa all’acquisizione dei terreni del Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (Psia), c’è la richiesta al Municipio di Lugano di aggiornare il piano della PricewaterhouseCoopers Sa. Sono in sostanza queste due le novità emerse dall’incontro con i vertici di Lasa di lunedì sera della commissione della Gestione (cfr ‘laRegione’ di ieri). Un incontro di cui il sindaco di Lugano Marco Borradori si dice soddisfatto perché nessuno si è espresso contro il mantenimento della struttura e afferma che i commissari riceveranno le risposte entro fine marzo. Malgrado la posizione del Municipio che ha sostenuto la fattibilità della separazione della richiesta di credito, come auspicato dalla Gestione, l’esecutivo ratificherà domani il mandato al consulente giuridico Guido Corti per una perizia affinché si evitino eventuali futuri ricorsi procedurali. E, se l’esame dovesse essere positivo, una prima parte del messaggio potrebbe essere sottoposto al Consiglio comunale nella seduta di marzo. Presente all’incontro di lunedì sera, il direttore dell’aeroporto Maurizio Merlo, a cui è stato chiesto un parere sul messaggio, ha confermato una grande richiesta per gli hangar. Secondo il vicepresidente della Gestione Lukas Bernasconi, lo studio della PricewaterhouseCoopers Sa è da aggiornare sia dal profilo delle cifre esposte sia dal punto di vista degli scenari ormai superati dagli eventi. Insomma, si vuole anche una revisione strategica a supporto della richiesta di credito in merito all’acquisizione dei terreni. Anche questa richiesta sarà soddisfatta. La Gestione ha pure richiesto informazione su come lo scalo si intenda inserire nel futuro concetto di rete Tram-Treno. Il fatto che si parli ancora di un collegamento pedonale ciclabile a distanza dall’aeroporto di 400 metri non è proponibile, secondo Bernasconi: «Occorrerebbe uno snodo di trasporto pubblico comodo per chi arriva o chi parte». Il sindaco condivide. Per ora si evoca un’ipotesi relativa a una scala mobile coperta, «ma non sarebbe l’optimum, vedremo di riparlarne col Cantone».