Le redazioni dell’Ats minacciano lo sciopero
I giornalisti protestano contro la soppressione di 40 posti di lavoro su 150
Le redazioni dell’Agenzia telegrafica svizzera (Ats) potrebbero invocare uno sciopero per protestare contro la soppressione di 40 posti di lavoro su 150, annunciata lo scorso 8 gennaio. Il 90% dei licenziamenti verrà inoltre già comunicato questo mese. Lo ha indicato ieri il sito online del ‘Tages-Anzeiger’. Secondo il portale svizzerotedesco i piani di risparmio sono diventati più concreti questa settimana: fin’ora si pensava che la ristrutturazione interna sarebbe stata spalmata su due anni. Invece sembrerebbe che la grande maggioranza delle misure verranno già annunciate durante questo mese. Resta il fatto che al momento le redazioni non sanno ancora chi dovrà andarsene e chi no. L’unica cosa certa è che i licenziamenti colpiranno le redazioni di tutte e tre le lingue. Sempre secondo il ‘Tages-Anzeiger’ online la soppressione di più di un quarto dei posti lavoro ha portato il personale a mobilitarsi. Martedì sera 100 impiegati delle redazioni si sarebbero riuniti per decidere quali misure adottare: al comitato di redazione è stato assegnato il mandato di stabilire come attivarsi (ricorrendo anche allo sciopero), nel caso in cui la direzione dell’Ats non soddisfi le richieste dei redattori. La rivendicazione principale è quella di evitare la soppressione di posti di lavoro nella misura programmata. Intanto ieri la redazione di lingua italiana dell’Ats ha deplorato in una nota che il loro capo redattore sia stato “degradato”. In questo modo – lamenta il comunicato – la redazione non ha più un responsabile proprio, ma dipende dal capo di quella di lingua francese. Quest’ultimo assieme a quello di lingua tedesca rimangono quindi gli “unici responsabili del servizio giornalistico. “Rispetto al passato, quindi, l’italiano non è più sullo stesso livello del francese e del tedesco”, si legge nella nota. Questo declassamento “è in contraddizione con gli sforzi intrapresi negli ultimi anni da varie istanze – il comunicato cita ad esempio la Deputazione e il Consiglio di Stato ticinese e anche il governo grigionese – per dare maggiore visibilità alle lingue minoritarie, italiano in primis, e per migliorare i contatti fra la Svizzera italiana e il resto del Paese”.
Fusione tra ‘L’Express’ e ‘L’impartial’
Nel settore dei media le fusioni si fanno sempre più frequenti: per quanto riguarda direttamente l’Ats, lo scorso ottobre è stata annunciata la fusione con l’agenzia fotografica Keystone. È di ieri invece la notizia che i quotidiani neocastellani ‘L’Impartial’ e ‘L’Express’ opereranno una fusione, che sfocerà nella creazione di una sola testata, chiamata ArcInfo. Il primo numero del nuovo giornale verrà pubblicato il 23 gennaio, ha indicato l’editore proprietario dei due giornali, la Société neuchâteloise de presse (Snp).