‘Su Beltraminelli decideranno gli elettori’
«Il giudizio sull’operato di Beltraminelli compete agli elettori». È chiaro Manuele Bertoli nel definire l’approccio alla posizione del collega di governo dopo la consegna del rapporto, composto da una ventina di pagine, che conclude l’inchiesta amministrativa su Argo 1. «Noi, come organo che rappresenta il datore di lavoro, abbiamo il compito di osservare, valutare e giudicare l’operato dei funzionari – osserva il presidente del Consiglio di Stato – ed è di nostra precisa competenza. Sul direttore del Dipartimento della sanità e della socialità è giusto che un giudizio politico lo dia il parlamento, anche attraverso lo strumento che si è dato, ovvero la Commissione parlamentare d’inchiesta (Cpi) che, comunque, incontreremo per discutere del rapporto tra una o due settimane». Commissione che riceverà il rapporto dell’ex pp Marco Bertoli martedì prossimo. «Noi come governo stiamo preparando una lettera di accompagnamento, stamattina (ieri ndr.) ne abbiamo discusso i contenuti e ora dobbiamo finalizzarla. In questo modo, la Cpi avrà a disposizione il rapporto, il perito che ha condotto l’inchiesta per domande o chiarimenti e la nostra lettera. Il Consiglio di Stato ha come riferimento la Cpi. Sono i suoi membri che dobbiamo informare. Dobbiamo indicare loro fin dove siamo arrivati, tenuto conto che hanno maggiori mezzi di indagine a disposizione. La Commissione può convocare persone, porre loro delle domande. Il governo no». Il mandato conferito a Marco Bertoli finisce qui, per quanto riguarda il governo. Toccherà alla Commissione parlamentare d’inchiesta decidere se avvalersi a sua volta dell’ex procuratore pubblico come perito. Indipendentemente dal lavoro che svolgerà la Cpi, il Consiglio di Stato si è comunque «costituito» parte civile per ciò che concerne l’articolo 314 del Codice penale, quello sull’infedeltà nella gestione pubblica. Anche se il pg «non ha ancora dato conferma». È intanto pendente la procedura disciplinare, ai sensi della Legge sull’ordinamento dei dipendenti dello Stato (Lord), nei confronti di Carmela Fiorini, responsabile al Dss del servizio richiedenti l’asilo, per la cena di Bormio. Vicenda per la quale la funzionaria è già stata scagionata penalmente.