Locarno, quasi tutti i lavori aggiudicati a ditte svizzere Il Municipio risponde alle critiche di D’Errico (Lega)
Il totale delle 488 commesse fatturate nel 2016 dalla Città di Locarno ammontava a 9’507’901 franchi, somma quasi interamente (98%) versata ad aziende ticinesi e svizzere. È quanto rende noto il Municipio nella risposta data all’interrogazione con cui il consigliere comunale Aron D’Errico (Lega) ha criticato l’acquisto per 140mila franchi di un programma informatico per la gestione delle risorse umane da una ditta tedesca: una scelta definita “inopportuna”. Al riguardo, l’esecutivo precisa che, benché l’origine dell’azienda P&I sia germanica, la Città ha acquistato il programma da P&I Suisse Ag che è un’azienda svizzera, presente a Davos (1992), Thalwil (1997), Bolligen (succursale aperta nel 1999 trasferitasi poi a Ittigen nel 2017) e Carouge (succursale aperta nel 2003 e trasferitasi in seguito a Puidoux nel 2012). Un’azienda che dà lavoro a 74 persone e parte dello sviluppo del programma e la sua personalizzazione per la Svizzera vengono sviluppati nel nostro Paese. Inizialmente, sono stati scartati un paio di prodotti di ditte estere, che non avevano un rivenditore da noi e non potevano garantire un supporto locale. “Il Municipio – è la conclusione – nei limiti imposti dalla legge, si impegna costantemente a tutela dell’economia locale. (...) In pratica tutti i lavori vengono aggiudicati a ditte locali. Per quanto concerne la ditta ticinese che fornirà il supporto in loco, aggiungiamo che collabora con P&I Suisse Ag dal giugno 2016 e che il lavoro di supporto dopo la vendita necessiterà di personale qualificato in Ticino”.