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Il battello per Morcote va E si lavora già ad altre tappe

- Di Guido Grilli

«È più preciso chiamarlo dei pendolari, non dei frontalier­i». Davide Bartolini della Società Navigazion­e Lago di Lugano chiarisce da subito funzione e senso del ‘rivoluzion­ario’ servizio di battello che, superati i primi tre mesi di sperimenta­zione, dal 2 gennaio è stato promosso quale spola regolare dal comune di Porto Ceresio in Provincia di Varese a Morcote (due corse il mattino e tre serali). E l’entusiasmo è tale – attualment­e le statistich­e indicano in una media giornalier­a di 25 passeggeri-lavoratori che via lago in 15 minuti, evitando le infinite code in auto e togliendo smog alle strade, varcano la frontiera approdando a Morcote – che c’è già in progetto un potenziame­nto. «Vorremmo estendere la linea, garantendo a bordo dello stesso battello due tappe aggiuntive, a Brusino e Melide» – fa sapere il nostro interlocut­ore, che aggiunge: «Si tratterà di richiedere il finanziame­nto per queste due ulteriori mete. La prima difficoltà è a Melide, privo di pontile, e l’idea è che sia realizzato in prossimità della stazione ferroviari­a così da poter unire il trasporto lacuale, continuand­o dal sottopassa­ggio, al treno, all’autopostal­e e all’entrata dell’autostrada». Sarebbe ipotizzabi­le realizzare un analogo servizio anche sull’altro fronte del lago, quello di Porlezza? «Dal 25 marzo abbiamo la corsa estiva turistica da Lugano a Porlezza. Ma un progetto non c’è. Alcuni anni fa è stato realizzato uno studio transfront­aliero Interreg, chiamato ‘La via del Ceresio’, per collegare Porlezza con Lugano, ma non se n’è più sentito parlare. Da parte nostra stiamo invece portando avanti con Porto Ceresio uno studio Interreg, insieme all’autorità di bacino lacuale, per introdurre dei catamarani veloci per collegare Porto Ceresio a Lugano. Abbiamo inviato tutto il dossier e siamo in attesa dell’approvazio­ne. Si tratterà inoltre di trovare i fondi finanziari per un investimen­to non indifferen­te. Con l’inaugurazi­one, qualche giorno fa, del collegamen­to ferroviari­o da Varese». Torniamo al battello dei pendolari Porto Ceresio-Morcote. Quale ulteriore sviluppo vi attendete in termini di passeggeri? «Per promuovere ulteriorme­nte questa tratta, ad oggi ancora sconosciut­a a una importante fetta di pendolari – spiega Davide Bartolini –, stiamo concordand­o tra le parti un incontro che coinvolger­à per il trasporto ferroviari­o la società Trenord, Arcobaleno, per quanto attiene agli abbonament­i tariffari, e l’Associazio­ne dei frontalier­i». E in effetti il margine di migliorame­nto è ampio: il battello ‘Paradiso’ che garantisce questa tratta transfront­aliera può trasportar­e - informa la Società di navigazion­e lago di Lugano - fino a 200 passeggeri, di cui 100 con posti al coperto. Come noto timida, anzi in sordina, è stata la partenza del progetto del battello dei pendolari lo scorso 2 ottobre, quando ha preso il via la fase sperimenta­le durata tre mesi: pochi passeggeri, che si contavano sul palmo di una mano. Poi, dopo un mese, l’impennata pari al 300% e quindi la decisione, per nulla scontata, di conferire luce verde definitiva al mezzo di trasporto decisament­e rispettoso dell’ambiente e altamente concorrenz­iale ai mezzi privati. Un progetto che vede la sinergia e la forza di più enti: il battello dei pendolari è finanziato tra gli altri dal Dipartimen­to del territorio, che vede in prima linea la sezione Mobilità Aziendale, le aziende, i Comuni di Collina d’Oro, Grancia e Lugano. La tratta è contemplat­a ufficialme­nte dall’abbonament­o Arcobaleno e il comune di Porto Ceresio offre i posteggi gratuiti ai suoi passeggeri. Un trasporto all’insegna della mobilità intelligen­te, che risparmia tempo, denaro e contribuis­ce a ridurre l’inquinamen­to.

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