Così BePooler incentiva la mobilità intelligente casa-lavoro
Car pooling, ovvero una modalità di trasporto che consiste nella condivisione di auto private tra più persone. Un mondo (migliore) in forte crescita e che conosce uno sviluppo anche tra i pendolari, i quali possono beneficiare di appositi posteggi a loro riservati. Mirko Baruffini è tra gli imprenditori attivi della società BePooler in Ticino, unitamente al direttore Andrea Moglia: «Questo modo di mobilità – assicura – è in crescita». Ecco, come è nato il suo impegno per questa causa che fa risparmiare e si qualifica ecologica? «Tutto è iniziato ad aprile 2015. Venni contattato da un gruppo di imprenditori che aveva deciso di portare un’iniziativa imprenditoriale in Canton Ticino per il lancio di un grande progetto corporate car pooling di carattere internazionale. Una vocazione a me affine, dal momento che avevo già lavorato su questo fronte. E così mi sono lanciato in questa iniziativa, che consiste in una start up – una piattaforma tecnologica, un tassello fondamentale, perché mi sono accorto che non bastava dire alla gente, ‘fate car pooling’, o ai Comuni di frontiera, ‘riservate dei posteggi’. Così abbiamo sviluppato questa piattaforma, ad oggi tra le più avanzate al mondo». In Ticino in questi anni – fa sapere Mirko Baruffini – sono nati tre Park and Ride gestiti con la nostra tecnologia: 18 posti auto gratuiti a Lugano-Cornaredo riservati ai pendolari che entrano in città in auto e proseguono la tratta in bus; il P&R di Ponte Tresa Al Marcadello situato sopra la stazione Flp con 6 posti auto ormai pieno da alcuni mesi; e un progetto di car pooling nel Gambarogno che al momento non è ancora decollato». Qual è la tecnologia? «Una pallina elettronica è in grado di visualizzare il numero di targa dell’automobilista che ha il diritto di sostare perché ha portato con sé almeno una persona». E funziona? «Sì, perché abbiamo capito che il car pooling ha successo se chi lo utilizza ottiene incentivi, come può esserlo appunto il posteggio gratis. In Ticino operiamo con una ventina di aziende. Va detto che il car pooling può soddisfare il 15-20% della popolazione aziendale. Ed è il segmento di cui ci occupiamo. Il restante 80% deve essere invece servito con l’abbonamento Arcobaleno, con la navetta o la bicicletta». G.G.