Il ministro Delrio: ‘Una delle linee più controllate’
Milano – Sono continuati fino a notte i lavori per ripristinare i binari e riaprire il traffico ferroviario sulla linea Milano-Treviglio-Brescia dove è avvenuto il deragliamento costato ieri la vita a tre persone. Il transito dei convogli è rimasto bloccato sin dal momento dell’incidente, a causa dei vagoni che si sono messi di traverso invadendo tutti i quattro binari, compresi quelli dell’Alta Velocità per Venezia. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, dopo un sopralluogo a Pioltello e una riunione in Prefettura, ha annunciato una commissione ministeriale d’inchiesta. «Il sistema ferroviario italiano è certamente uno dei più sicuri al mondo – ha sostenuto –, vogliamo la verità, è inaccettabile morire mentre si va al lavoro». Quanto alle polemiche sulla sicurezza, Delrio ha ricordato che la linea coinvolta «è una fra le più frequentate e quindi più monitorate» e che gli investimenti in questo ambito «sono aumentati del 340% negli ultimi tre anni». Il tratto su cui è avvenuto il deragliamento era stato monitorato lo scorso 11 gennaio dal treno diagnostico, che avrebbe dovuto compiere un’ulteriore ricognizione nei prossimi giorni, essendo il controllo ciclico ogni 15 giorni. Una volta al mese i binari vengono verificati da tecnici che li percorrono a piedi. L’incidente di ieri era stato preceduto nei mesi scorsi da una lunga serie di episodi analoghi, benché meno gravi, testimoniati anche dalla quantità di rimborsi riconosciuti agli abbonati in caso di disservizi. Legambiente, associazioni dei pendolari e Codacons (l’associazione dei consumatori, che intende “denunciare le istituzioni per omissione e concorso nei reati che saranno accertati dalla magistratura”) hanno accusato: “I soldi sono stati investiti solo nell’Alta Velocità”. Per Legambiente, “la linea Cremona-Milano è segnalata come una delle peggiori in Lombardia, conta oltre 10mila pendolari giornalieri, su treni lenti e sovraffollati, dall’età media di 17 anni. I convogli in servizio su alcune tratte versano in condizioni inaccettabili, spesso soggetti a guasti e sono per lo più obsoleti”.